RIMINI - LUCCHESE 0-0

Buon punto della Lucchese sul campo del Rimini. Le aspettative non erano delle migliori vista la turbolenta settimana, ma la squadra e lo Staff hanno dimostrato compattezza e non si sono fatti distrarre dall’ennesimo teatrino perpetrato ai danni della Lucchese e dei suoi tifosi. È uscito un pareggio con pochissime occasioni e tutte di marca rossonera, tant’è che il punto sta stretto a Tumbarello e compagni che, con un pizzico di cattiveria in più, avrebbero potuto portare via l’intera posta. Le occasioni sono per Magnaghi, sul finire della prima frazione, il cui colpo di testa viane smanacciato sotto la traversa da Colombi e una doppia occasione per Saporiti, ad inizio del secondo tempo, nelle quali è ancora bravo Colombi. Il Rimini non calcerà mai pericolosamente verso la porta di Palmisani. Il nuovo (vecchio) assetto difensivo, con Gucher centrale, Sabbione e Gasbarro ai lati, da una sicurezza maggiore al pacchetto arretrato (almeno in questa gara), oltre ad una impostazione ed un giro palla migliore vista la tecnica del giocatore austriaco. Anche il rientro tra i titolari di Catanese da più equilibrio al centrocampo e la squadra non si è mai fatta trovare impreparata nelle rare ripartenze dei romagnoli, oltre a dara densità nella zona nevralgica. Un sei più come voto di squadra con buone prove del pacchetto arretrato, anche se onestamente poco impegnato; i migliori sono sembrati Gucher, Catanese e Saporiti. Si apre l’ennesima settimana di passione per i colori rossoneri, mentre la nuova dirigenza si presenterà mercoledì prossimo annunciando, udite udite, anche i primi “colpi” di mercato; la tifoseria è tra il curioso e l’incazzato in attesa delle parole di coloro che dovrebbero essere la miglior scelta di Ray Lo Faso uscito di scena, anch’esso, con quel penoso comunicato fatto dalla vecchia dirigenza targata “Gruppo Bulgarella”. Tra pochissimi giorni li vedremo in faccia e tra pochissimi giorni capiremo sia le eventuali competenze calcistiche, sia le eventuali potenzialità economiche…veritas filia temporis… Giulio Castagnoli