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LUCCHESE - ALBINOLEFFE 4-5

Disfatta rossonera nel recupero della gara contro l’Albinoleffe.

I lombardi passeggiano sulla povera Lucchese e, come tante altre squadre, ottengono il massimo risultato con il minimo sforzo.

Il risultato finale (4-5) è roba da campetti dell’Oratorio; fino a che gli ospiti non hanno tirato i remi in barca (circa alla mezz’ora della ripresa, in vantaggio 5-0) la gara è stata un’assurda debacle rossonera.

Purtroppo, si sono ripresentati tutti i limiti di questa squadra e sembra di essere tornati indietro di qualche settimana, quando l’undici rossonero regalava gol a grappoli agli avversari; sempre in difficoltà fisicamente, con troppi interpreti che non hanno capito come si gioca in questa categoria (e/o non sono da categoria), con troppi giovani che non hanno ancora il passo e con qualche elemento fuori ruolo. Una squadra inconsistente che, tranne quando l’Albinoleffe ha abbassato la guardia, è entrata in area di rigore una sola volta.

Clamorosi gli errori individuali sui primi due gol avversari; i “blancos” (in tutti i sensi dal momento che, al cospetto, sembrano il Real Madrid…) affondano come la lama nel burro; prima sbaglia Ceesay che innesca il primo gol, poi Solcia si fa sverniciare da Manconi (non Raul…a proposito dei Real Madrid) e la frittata è fatta. Sempre Manconi, con una facilità irrisoria, porta a tre le reti per la sua squadra prima del duplice fischio.

La Lucchese? Tutta in una punizione di Scalzi e in un’occasione sciupata davanti la porta da Bianchi, quando il risultato era sullo 0-2.

I rossoneri annaspano, arrancano e non danno segnali; elettroencefalogramma piatto!

Non c’è predisposizione alla lotta, non c’è quella prestanza fisica che ti permette, in certi frangenti, di vivere di prepotenza; c’è soltanto rassegnazione e a poco servono le urla di capitan Benassi e di Coletta.

La ripresa è un de profundis. Al 13’ “Raul” Manconi segna il suo quarto gol personale, con Moreo che finge di intervenire in chiusura, mentre al 18’ un altro rigore inventato (era fallo su Adamoli) porta a cinque il vantaggio degli ospiti.

Le bellissime reti di Bianchi, Nannelli, Benassi e Meucci, servono soltanto per il tabellino; le quattro reti segnate non devono illudere nessuno.

Difficile uscire da questa situazione, soprattutto a mercato chiuso e con la lista “piena”; bisogna cercare di limitare i danni, non allontanandoci troppo dalla penultima posizione e sperare che, con la riapertura di gennaio, vengano trovati elementi di categoria, di sicuro affidamento.

La Lucchese di oggi non ha personalità, manca di fisicità e gli ultimi innesti, visti nelle ultime due gare, non sembrano aver rivoltato la squadra.

Dobbiamo comunque mantenere la calma, anche perché fino a gennaio non sarà possibile fare movimenti “seri” di mercato e buttare il cappello per aria serve soltanto a dare vantaggi alle avversarie che, garantisco, non ne hanno nemmeno troppo bisogno.

Un cinque come voto di squadra, con sufficienze soltanto per Benassi (l’unico che urla, s’incazza e prende ammonizioni) per Bianchi (il mestiere dell’attaccante, nella Lucchese, è difficilissimo…), per Nannelli e per Meucci che, gol a parte, si fa notare in mezzo al campo.

Raccogliere i cocci di una squadra con l’autostima sotto i tacchi, senza personalità e con poca propensione alla lotta, non sarà facile, ma chi di dovere le deve provare tutte; questo primo quarto di campionato è da dimenticare e se non è il peggiore avvio della storia rossonera, poco ci manca.

Resettare, ma come diceva il Manzoni “…il coraggio, uno, se non ce l’ha, mica se lo può dare…”

Giulio Castagnoli

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