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LUCCHESE - ALESSANDRIA 0-2

L’inoffensiva Lucchese, negli uomini e nell’atteggiamento, cede anche all’Alessandria (0-2) e vede pericolosamente allontanarsi il penultimo posto in classifica; complici i risultati odierni, soprattutto il tennistico 6-0 con il quale il Piacenza (ma anche la vittoria della Pergolettese a Carrara), prossimo avversario dei rossoneri al Porta Elisa, ha schiantato la Pro Sesto.

Troppo “grigio” e poco “rossonero” e la tattica di aspettare per poi ripartire (con chi??) si rivela un autentico boomerang.

La Lucchese è la solita di sempre, troppo spesso in balìa degli avversari perché senza punti di riferimento davanti e senza palleggiatori nel mezzo al campo. Il risultato? Una pressione costante sulla difesa che prima o poi, tranne lo 0-0 di Olbia e la fortunosa vittoria di Pontedera, cederà...e gli avversari, ormai, lo sanno.

Nel primo tempo i ragazzi di Lopez hanno retto e le occasioni, da una parte e dall’altra, sono latitate. Molto possesso palla alessandrino con Benassi e compagni che tentano di tenere lontano il pericoloso duo Eusepi-Arrighini.

La musica è cambiata ad inizio ripresa quando, con un uno-due nel giro di un quarto d’ora, ha rotto il precario equilibrio e indirizzato la povera Lucchese verso l’ennesima, secca sconfitta.

Poco da dire sulla gara. La superiorità tecnico-tattica-fisica dell’Alessandria si conosceva benissimo e soltanto un episodio poteva spostare l’ago della bilancia a favore dei rossoneri.

Inutile stare a rimestare sulla scarsa qualità dell’attacco rossonero dove, a parte l’adattato Nannelli (non è assolutamente il suo ruolo) e l’evidente attitudine a fare la seconda punta di Bianchi, non c’è in rosa un elemento sul quale contare.

L’equazione è semplice: speriamo di non prendere gol, perché sicuramente non lo facciamo, con il Porta Elisa diventato ormai terra di conquista per tutti con sei sconfitte su sette gare disputate, un incubo.

Forse (e dico forse), visti i risultati e visto che la fortuna aiuta gli audaci, sarebbe il caso di provare a vincere qualche partita invece di provare a non perderla; Lopez dovrà inventarsi qualcosa a livello tattico (a livello tecnico, questi siamo….) per provare a portare a casa i tre punti nella gara di domenica prossima contro il Piacenza, un autentico sparti acque dove l’insuccesso potrebbe decretare la parola fine.

Un cinque e mezzo come voto di squadra, con sufficienze per Coletta, Adamoli, Sbrissa; il migliore, a mio avviso, è stato Meucci, dinamico, grintoso e l’ultimo a mollare.

Da martedì testa bassa e pensiero rivolto a domenica prossima. Lucchese-Piacenza non sarà una normale partita di calcio, diciamo la verità; un insuccesso (pareggio) lascerebbe il pericoloso distacco invariato, ma un’eventuale nuova sconfitta aprirebbe il barartro.

Si, c’è un interro girone di ritorno da giocare più altre cinque gare, è vero, ma si dovrebbe cercare di mantenere invariate le distanze dalle ultime e un mercato di riparazione con i contro cazzi, ben sapendo che da gennaio in poi la Lucchese non potrà più sbagliare niente.

In ogni caso la speranza conduce più lontano della paura…..

Giulio Castagnoli

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