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LECCO - LUCCHESE 2-2

Un’ottima Lucchese strappa un punto al “Rigamonti” di Lecco dopo essersi vestita da Babbo Natale (in ritardo…) ed aver letteralmente regalato il doppio vantaggio ai padroni di casa.

La formazione è quella annunciata, formata per dieci undicesimi da quel nucleo che ha permesso una lenta risalita nei numeri della classifica; l’unica novità, obbligata, è il debutto del neo acquisto Marcheggiani (buonissimo debutto) al posto dell’infortunato Bianchi.

Si comincia al piccolo trotto, ma sin dalle prima battute si capisce che la Lucchese non starà a guardare.

Pronti-via (3’) e De Vito, in giornata assolutamente da dimenticare, con un clamoroso errore da il via libera a Capogna che, fortunatamente, non controlla bene e permette a Coletta di salvare in uscita. Marcheggiani arriva in ritardo su un perfetto cross di Adamoli dalla sinistra (19’) e al 23’ in contropiede, su una palla persa da Kosovan con troppa sufficienza a metà campo, Capogna (che da quelle parti chiamano “bomber”….) mette fuori solo davanti a Coletta.

E’ il preludio al vantaggio lecchese che, dopo aver rifiutato due regali, non rifiuta il terzo; Kosovan si addormenta in uscita e si fa togliere il pallone sul vertice destro dell’area, cross del giocatore di casa deviato sfortunatamente nella propria porta da Dumancic.

Nemmeno il tempo di imprecare che De Vito ne combina un’altra; ancora un’uscita infelice, con palla appoggiata sulla tre quarti ad un giocatore in maglia blu, palla a Iocolano che prende la mira e trafigge l’incolpevole Coletta.

La frittata è fatta perché con lo svantaggio, addirittura doppio, la partita cambia anche, e soprattutto, tatticamente.

Lopez deve essere una furia e toglie contemporaneamente dal campo, in una sorta di bocciatura, gli sfortunati artefici del doppio vantaggio dei padroni di casa; fuori Kosovan e De Vito, dentro Solcia e l’altro nuovo acquisto Petrovic.

La Lucchese sembra colpita e affondata e al 40’ Coletta devia sul palo un tiro di Capogna che questa volta aveva indirizzato in porta.

Un minuto dopo la premiata ditta Marcheggiani-Petrovic firma il gol del momentaneo 1-2 con una bella combinazione finalizzata dal Croato.

La ripresa inizia con lo stesso atteggiamento dalle due formazioni, Lecco che tenta di chiudere la gara e Lucchese che non va allo sbaraglio nel tentativo di recuperarla.

Nei primi venti minuti un’occasione per parte, con Coletta che esce bene su Nannini e con Pissardo che devia in angolo una conclusione di Sbrissa, dopo che il centrocampista lucchese si era liberato del suo avversario con un tunnel. La Lucchese è manovriera ma la difesa di casa concede poco. Occasione per Sbrissa, ma il tiro viene deviato in angolo.

Al 43’ il gol del meritatissimo pari, perché finalmente i rossoneri possono anche giocare con palloni alti e crossare in mezzo all’area. Azione sulla destra, Papini mette un pallone al limite dell’area, Marcheggiani anticipa il difensore e di testa appoggia per Petrovic, il colosso difende palla in area e appoggia per l’accorrente Adamoli che di sinistro insacca al sette, sul primo palo.

Tutto bellissimo e gran festa tra i “gialli” lucchesi.

E’ il gol del pari che prolunga il filotto di buone prestazioni e permette alla Lucchese di non perdere terreno nei confronti di chi la precede (soltanto la Giana Erminio ha vinto, battendo comunque la Pergolettese) e di rosicchiare punti al Livorno ed appunto alla Pergolettese stessa.

Un sei e mezzo come voto di squadra, con voti alti per Adamoli, Meucci, Sbrissa, Nannelli. Menzione a parte per i due nuovi Marcheggiani e Petrovic; i due mettono lo zampino in entrambi i gol rossoneri (Petrovic segna al debutto) e sembrano giocare insieme da sempre. Due bei colpi di mercato, senza dubbio!

Ricapitolando…...i rossoneri ottengono un pari meritato che, senza quei folli cinque minuti di errori individuali, avrebbe potuto portare altri punti all’ancora anemica classifica e lo fa, oltre ad una buona prova di squadra, grazie ai due nuovi attaccanti arrivati in settimana.

Purtroppo certi errori sembrano essere il “marchio di fabbrica” e servirà una maggiore attenzione per non rischiare di dover sempre rincorrere e/o di vanificare situazioni di vantaggio.

Il tutto, aspettando la capolista Renate dell’ex Antonio Obbedio.

Giulio Castagnoli

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