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LUCCHESE - PRO VERCELLI 0-0

La Pantera ritrova il ruggito e si prende un prezioso punto per l’anemica classifica.

Finalmente una Lucchese gagliarda, come dovrà essere da qui alla fine (e come doveva essere sempre stata…) che ha lottato su un campo pesante, tra mille difficoltà, compreso lo scarso arbitraggio di Rutella di Enna e la sua Band.

Tre espulsi tra le fila rossonere; Solcia in campo, Deoma dalla panchina e Lopez in un concitato finale, con il quarto uomo che ha marcato, a zona, l’area tecnica rossonera.

Quasi un tempo in inferiorità numerica, con i bianchi piemontesi che si buttavano a terra appena entrati in area di rigore.

La Pro Vercelli fa la partita, com’è logico aspettarsi tra la terza forza del campionato e l’ultima in classifica, ma alla fine chi può recriminare è la squadra di mister Lopez; un’occasione grossa come una casa per Petrovic e un rigore, per molti clamoroso, potevano dare una vittoria che sarebbe stata manna dal cielo.

Gli ospiti si fanno preferire per una manovra sempre avvolgente, per un centrocampo di palleggiatori che ha messo sovente in difficoltà i dirimpettai in rossonero, ma i “blancos” hanno sbattuto su una difesa finalmente ordinata e grintosa, dove è piaciuto il debuttante Pellegrini come terzo di destra nella difesa a tre, dove è piaciuto Solcia fino a che è stato in campo (quello è il suo ruolo naturale), dove è piaciuto un ritrovato Panariello e dove ha trovato posto facendo una buona gara l’altro debuttante, Dalla Bernardina, arrivato da pochi giorni. Difesa in piena emergenza, ma finalmente cattiva e pronta.

La gara è stata maschia e forse gli ospiti si sono innervositi ulteriormente quando hanno capito che davanti non avevano la solita Lucchese “morbida”, in attesa di farsi gol per conto proprio. La strigliata di mister Lopez e di tutto l’ambiente, è servita.

La palla è quasi sempre nella metà campo rossonera, d’accordo, ma i ragazzi di mister Modesto, non vanno praticamente mai alla conclusione pericolosa. Poche occasioni per entrambe nel primo tempo e lo 0-0 al duplice fischio è la logica conseguenza.

La ripresa segue il medesimo filone; Pro Vercelli che fa la gara, tiene palla, gioca anche un buon calcio, ma sbatte sull’ermetica difesa rossonera che, con le unghie e con i denti, resiste. Gli ospiti tentano sempre la manovra sugli esterni, vanno spesso al cross, cercano il rigore in maniera ossessiva, ma Biggeri non deve praticamente mai intervenire.

All’ 86’ il fattaccio in area piemontese; dopo un batti e ribatti al limite dell’area la palla viene malamente rinviata dal centrale di difesa (palla sulla mano?), Petrovic, solo davanti al portiere, non si aspetta il regalo e calcia debolmente addosso a Saro, la palla danza vicino alla linea di porta prima che un difensore spazzi. L’arbitro ha dato il vantaggio? Ha sbagliato, non si da il vantaggio in quel caso; o meglio, se il vantaggio non si concretizza, si può fischiare il rigore.

Gran caos nei sei minuti di recupero, con continui calci di punizione e giocatori stremati. Al triplice fischio parapiglia tra le due panchine, spintoni, insulti e l’arbitro che non trova di meglio che mostrare il rosso a Lopez e a Modesto che, parere personale, erano fra i più “calmi”.

Un sei più come voto di squadra, con prestazione importante del pacchetto difensivo; il solito Meucci (un gladiatore), Bianchi e Marcheggiani, meritano un bel voto.

Serve questa grinta, questa determinazione….serve ruggire, non miagolare!

Meglio finire in dieci e fermare la terza forza del campionato, che non avere nemmeno un ammonito e perdere con una neo promossa.

Questo dev’essere il dicktat da ora alla fine, anche perché la Lucchese non potrà permettersi altri passaggi a vuoto (leggi Novara e Grosseto…) e il Porta Elisa non può essere un campo dove andare a far punti (tre) giocando poco più che un allenamento.

Se l’atteggiamento di oggi sarà la norma, i rossoneri potranno recuperare posizioni, altrimenti dovranno sperare di non arrivare ultimi come massimo obbiettivo.

Sarò categorico, ma è così.

Giulio Castagnoli

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