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LUCCHESE - OLBIA 1-1

Niente da fare…… la Lucchese non vince nemmeno oggi e, a questo punto, non si capisce veramente dove (e soprattutto quando) questa squadra possa far punti pesanti (vittorie) per poter avere un minimo di speranza, nella lotta salvezza.

Un primo tempo di un livello imbarazzante, con quasi tutti gli elementi che davano l’impressione di non sapere nemmeno cosa fare. Deprimente. Il tutto davanti ad una compagine, l’Olbia, arrivata a Lucca da pochissime ore e reduce da una gara giocata mercoledì scorso.

La storia è sempre la stessa, soprattutto al Porta Elisa: gol ospite preso nei primo dieci minuti di gioco, al primo tiro in porta. Ragatzu porta in vantaggio i “blancos” al 10’ e dopo pochi minuti Biggeri salva miracolosamente su colpo di testa di Cocco.

I rossoneri sono inermi e possono solo assistere al palleggio degli avversari, come sempre. Idee poche ma confuse, in casa rossonera

Nell’unica vera occasione del primo tempo, è bravo Tornaghi a ribattere il tiro di Petrovic (20’).

L’Olbia rischia veramente niente e quando si ripropone, lo fa con un gioco corale fatto di una fitta rete di passaggi; l’esatto contrario della Lucchese.

La prima frazione si chiude con gli ospiti in vantaggio.

Ad inizio ripresa il refrain è sempre lo stesso, ma al 7’ Panati (il migliore in campo) trova il pertugio su punizione e riequilibra la gara. A questo punto ci si aspetta un cambio di passo della pantera, la famosa scintilla, ma niente da fare; soltanto una punizione di Petrovic impegna Tornaghi, mentre i sardi mettono paura ogni volta che passano la metà campo.

Al 25’ le mosse di mister Lopez sono un chiaro segnale per tutti: dentro due difensori di ruolo (Benassi e Maestrelli) fuori due esterni di centrocampo (Panati e Adamoli) della serie il pereggino va benissimo. Con cinque difensori di ruolo in campo, due attaccanti (Bianchi e Petrovic) e un portiere (Biggeri), restano tre elementi a centrocampo in una sorta di 5-3-2. La gara praticamente finisce qui, perché sembrano tardivi (al 92’) gli ingressi di Scalzi e Kosovan.

Anche gli infortuni non aiutano sicuramente questa squadra, ma l’impressione è che sia cambiato pochissimo (niente?) rispetto a tutta la stagione. Una squadra in perenne difficoltà, che non riesce a mettere sotto nessuno, che non è capace di sviluppare una trama di gioco, che non porta mai l’inerzia della gara a proprio favore, che subisce sempre gol ad inizio partita e deve sempre rincorrere. Una tristezza infinita.

Troppe volte, praticamente sempre, questa squadra ha toppato le gare importanti, quelle partite dove i punti valevano il doppio, le famose partite della svolta. Certamente, la speranza è l’ultima a morire, ci mancherebbe, ma dobbiamo essere Ottimisti (con la O maiuscola) per sperare nel miracolo, per il semplice motivo che, partita dopo partita, non arriva mai un segnale diverso da quella china che ha portato la squadra ad essere ultima in classifica, praticamente spacciata, mentalmente, senza la penalizzazione al Livorno.

La forbice resta (più nove punti della quint’ultima, sulla coppia Lucchese-Livorno) e anche per questo motivo i pareggi non servono più a niente, o quasi.

Un cinque e mezzo come voto di squadra con prove importanti per Panati e Bianchi.

Mercoledì di nuovo in campo, in trasferta, contro l’Albinoleffe.

La candela si sta consumando e la fiamma è sempre più debole……

Giulio Castagnoli

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