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REGGIANA - LUCCHESE 2-0

La Lucchese esce battuta dal Mapei Stadium di Reggio Emilia e, come ormai costantemente, può recriminare.

Innanzitutto per la pessima direzione di gara dell’arbitro Luciani di Roma; il fischietto laziale, prima sorvola su una trattenuta clamorosa ai danni di Belloni che, in spaccata, avrebbe appoggiato in rete un tiro cross di Fedato (al 34’ e con il risultato sullo 0-0), poi non vede una clamorosa deviazione di braccio (larghissimo) di Sciaudone, su colpo di testa di Bachini, indirizzato all’angolino a portiere battuto (al 49’ sul risultato di 1-0). Incredibile!! Sei sette rossoneri con le mani nei capelli, ma il pessimo Luciani concede soltanto un calcio d’angolo.

Anche sfortunato il fischietto romano, le immagini di Sky lo inchiodano senza se e senza ma; forse, vista la diretta tv, sarebbe stato meglio cercare un arbitro top, ma va bene così, ci siamo abituati.

La gara, brutta per le pessime condizioni del campo (mai visto in queste condizioni in tanti anni di partite trasmesse in tv) ruota intorno a questi episodi che, se concessi in maniera sacrosanta, avrebbero sicuramente dato un esito diverso.

Quindi tutta colpa dell’arbitro? No.

La Lucchese, come al solito, ci mette anche del suo con le solite amnesie difensive sui calci piazzati; le poche volte che i padroni di casa si sono resi pericolosi, lo hanno fatto su calcio d’angolo. Su tre calci dalla bandierina, una traversa, un miracolo di Coletta ed il gol del 2-0 di Rozzio (63’). Da rivedere assolutamente il modo con il quale si difende sui calci da fermo; possibile che i nostri difensori non la prendono mai e che, di conseguenza, ogni calcio piazzato degli avversari si trasformi in una palla gol (quasi sempre sfruttata)?

I rossoneri ci mettono anche troppo tempo a capire che, oggi, con il fraseggio non si andava da nessuna parte. Tantissime palle perse in uscita, anche da giocatori come Eklu che raramente commettono errori, mentre è stato impalpabile il contributo degli attaccanti azzerati dalle poche palle giocabili e dal poco contributo dato nella fase di non possesso (la fisicità di Semprini, Fedato, Nanni ecc. andava sfruttata meglio).

La capolista Reggiana si dimostra squadra tosta, fisicamente prestante, con quasi tutti giocatori che hanno calcato categorie superiori; la curiosità di vederla attaccata sul piano del fraseggio e con un arbitraggio equo, me la lascio per la gara di ritorno.

Ah, sia chiaro, nemmeno i granata hanno messo sotto i ragazzi di Pagliuca!

Un sei meno come voto di squadra, con buone prove per Papini, Eklu, Bachini (meritava il gol). I migliori in campo sono Coletta (quando chiamato in causa ha risposto alla grande) e Belloni che, trovando sempre più la condizione, sposterà gli equilibri.

Peccato. Perdere a Reggio contro una retrocessa, capolista, che ha il chiaro obbiettivo di risalire, può starci; il modo come è avvenuta la sconfitta, lascia l’amaro in bocca, ma deve trasformarsi in rabbia con la quale andarci a riprendere punti, a cominciare dal derby contro il Montevarchi.

Lottiamo contro tutto e contro tutti.

Forza Pantera!

Giulio Castagnoli

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