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LUCCHESE - IMOLESE 3-3

Pirotecnico 3-3 al Porta Elisa, nel recupero della prima giornata del girone di ritorno.

Si tornava in campo dopo la pausa Natalizia e dopo le ultime decisioni prese dallo scellerato governo centrale, in combutta con l’altrettanto scellerato governo del calcio. Dopo due anni di pandemia, dopo che (si dice…) sia stato raggiunto quasi il 90% della popolazione vaccinata, siamo ancora a parlare di regioni colorate, ospedali al collasso, scuole chiuse, capienze ridotte e campionati sospesi. Un fallimento totale dei governanti e delle loro decisioni frutto, ancora per poco, di oscuri interessi. La favoletta del governo che pensa al suo popolo, per favore, risparmiatecela.

Causa delle suddette topiche, il Porta Elisa presenta (come tutti gli stadi italiani) un colpo d’occhio tristissimo.

La gara è briosa sotto l’aspetto della corsa e della velocità ma, come tutte le gare alla ripresa dei campionati, nasconde mille insidie. La Lucchese riparte con la formazione tipo, con Minala che si piazza centrale nel centrocampo a tre, nel ruolo che è stato dell’ex Eklu. A proposito del poderoso “colored” passato al Sud Tirol, glisserei con le parole di Bruno Russo (non è stato per niente tenero…) senza aggiungere altro.

Lucchese subito propositiva e occasioni che non vengono trasformate in gol; subito Frigerio, para Rossi (il portiere ospite risulterà uno dei migliori in campo) ma ospiti in vantaggio (20’) su un dubbio rigore concesso dal confuso e rallentato arbitro De Angeli di Milano.

I rossoneri non ci stanno e iniziano a schiacciare gli ospiti nella loro area; occasioni clamorose per Minala (29’) il cui tiro “ciabattato” viene fortunosamente deviato in calcio d’angolo, sul conseguente corner Semprini impegna due volte l’estremo ospite; clamoroso il rigore negato ai rossoneri (31’) quando Minala, a botta sicura, viene agganciato da dietro. Rigore rimandato al 38’ quando Belloni viene steso; nessuna protesta e Fedato sul dischetto, ma l’esterno lucchese calcia debolmente, centralmente e sul lato forte del portiere imolese (il sinistro).

Ora la Lucchese schiuma rabbia; al 45’ Belloni mette un invitante pallone nel mezzo e Semprini è bravo, da centravanti vero, a saltare più alto di tutti e a mettere nell’angolino per il gol del meritatissimo pari.

Coletta si guadagna il pane ribattendo su D’Alena (8’) e Lucchese che passa in vantaggio (13’) con Semprini che, ricevuta palla al limite spalle alla porta, si destreggia e calcia nell’angolo; un bel gol che rilancia il giovane rossonero.

Lucchese dilagante e Imolese in affanno ogni qual volta i rossoneri attaccano. Passano due minuti (15’) e i ragazzi di Pagliuca triplicano; Belloni è abile ad attaccare il secondo palo dopo bella azione sulla sinistra e cross perfetto di Nannini.

Il doppio vantaggio rilassa Coletta e compagni che, invece di approfittare dello sbandamento degli emiliani, colpendo ulteriormente, arretrano e smettono di giocare. Per gli scriteriati (soprattutto dietro) ospiti è un invito a nozze e dopo cinque minuti De Sarlo si inventa una semi-rovesciata in area e manda la palla al sette, con Bachini distratto. Il gol rinvigorisce la truppa di mister Zecchi; infatti al 33’ arriva il pari con un’azione dove gli ospiti portano quasi tutti gli effettivi ad attaccare la porta. Sul secondo palo è comoda la deviazione di Belloni (quello sbagliato…).

La Lucchese non ha più la forza mentale per provare a vincere ed anzi, sono gli ospiti ad avere la palla del clamoroso 3-4.

Finisce con le squadre stremate per aver dato vita ad una gara divertente, giocata ad un buon ritmo per tutti i quasi cento minuti. La Lucchese può recriminare per non aver saputo gestire il doppio vantaggio.

Dopo sette gare dove Coletta è rimasto imbattuto e dopo i quattro 0-0 consecutivi, nella giornata dove si è risvegliato l’attacco, si è addormentata la difesa. Non può essere un caso, questione di equilibrio che, forse, è il vero tallone di Achille di questa squadra; ad inizio campionato la squadra creava tanto e subiva altrettanto, mentre sul finire del girone di andata, creava pochissimo e subiva niente. La coperta è corta, se copri i piedi scorpi la testa.

Un sei meno come voto di squadra, con note positive per Minala, Belloni e Semprini.

Domenica prossima viaggio in Sardegna contro l’Olbia, in attesa di molte novità che potrebbero arrivare a breve; mercato, sviluppi societari e stadio, sono gli argomenti, tutti estremamente importanti dove, paradossalmente, quello tecnico risulta essere il terzo per ordine di importanza.

Giulio Castagnoli

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