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LUCCHESE - RICCIONE 1-2

 

Se due indizi fanno una prova, quattro indizi (e mezzo…) fanno due prove. La Lucchese non c’è più, esce sconfitta dal Riccione ultimo in classifica (anche se si è rinforzata, rispetto alla cenerentola di inizio stagione), subisce la contestazione degli immensi tifosi rossoneri e scivola sempre più nel gruppone che segue le battistrada, a -3 dalla prima posizione, vincendo l’altro recupero a Pavullo.

Purtroppo mi trovo ancora a scrivere di approccio molliccio alla gara, di pochissime idee (nessuna?) e di “varianti tattiche” più adatte ad un campionato di amatori, come spostare Carli, difensore centrale, a fare il centravanti, dopo pochissimi minuti dall’inizio del secondo tempo, con un centravanti vero (Nardi), in panchina (o, peggio ancora, in tribuna?).

Purtroppo è stata una partita sulla falsa riga delle ultime gare; Lucchese monocorde che non aggredisce l’avversario, che pratica un freseggio stucchevole, che è praticamente nulla sugli esterni.

E pensare che i rossoneri erano passati addirittura in vantaggio…..

Il gol di Brega ha, paradossalmente, afflosciato ancora di più una squadra che, spesse volte, è apparsa floscia già di per se; la serie D è un campionato molto fisico (e già qui siamo carenti) e se non si ringhia addosso agli avversari, la figura barbina è dietro l’angolo, anche con le simpatiche squadrette di paese (Virtus Pavullese), con allenatori “prestati” al calcio da qualche altro nobile lavoro.

La Lucchese di oggi è questa: pochissime idee, senza un leader, senza la giusta cattiveria, senza corsa. Il Riccione ha giocato una partita combattutissima tre giorni fa……i rossoneri sono oltre due settimane che riposano. La differenza? Il Riccione correva il triplo!!

No, così non ci siamo. Se il progetto sui giovani è giusto e va pienamente condiviso, lascia più di una perplessità la scelta di un allenatore principiante; il bravo Duccio Innocenti (un “under” allenatore, quindi giovanissimo anche lui) è alla primissima esperienza e dispiace immensamente, soprattutto per chi, come il sottoscritto, l’ha applaudito come giocatore, sentirlo criticato e messo in discussione. Ma, con il senno di poi, sarebbe stato meglio un allenatore esperto, capace di infondere sicurezza, personalità e cattiveria ad una squadra nata per vincere e che DEVE VINCERE, senza se e senza ma!

Il complesso è sembrato spaesato, senza nerbo, nemmeno quando è rimasto in superiorità numerica. Sento dire che i giovani non hanno retto la pressione. Il calcio è fatto di pressioni continue, qualcosa non torna; tra l’altro, hanno offerto una prestazione opaca e priva di personalità, anche elementi del calibro di Angeli e di Carli (over 30), Aliboni, Espeche, Redomi, tutti ben oltre i 20-21 anni. La “teoria”, quindi, non è accettabile.

Piuttosto, sembra più una caratteristica della squadra la poca propensione alla lotta e, se così fosse, inizierei a preoccuparmi seriamente. Ecco perché in panchina ci dovrebbe essere un leader…..

Per il mio modesto parere, serve una scossa. Sperare di rimettere in piedi una situazione dove tutti (ora) hanno una paura che tremano, mi sembra presuntuoso. Il tempo corre veloce, le avversarie pure e la Lucchese ha già perso troppo tempo; non è stata in grado di dare uno scossone alla classifica, quando era in testa da sola con due punti di vantaggio, non è stata in grado di mantenersi con le altre in testa al gruppo.

Qualcosa va fatto. Cosa? Ai posteri l’ardua sentenza…….

Giulio Castagnoli      

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