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LUCCHESE - MASSESE 1-1

 

Continua il “campionato delle occasioni perdute” della Lucchese che, con il pareggio odierno, perde un’altra occasione per accorciare ulteriormente la classifica.

Solito pareggino casalingo (1-1), dopo il solito primo tempo regalato agli avversari (discutibilissima la formazione iniziale), solito golletto fatto col fattore “C” (gol fotocopia contro il Forcoli) e solite ingenuità che regalano, in un colpo solo, un uomo ed un gol agli avversari (stile Ferrara, domenica scorsa).

La Lucchese parte malino complice, a mio avviso, uno schieramento iniziale della serie “me la faccio sotto dalla paura”; lenta e compassata a metà campo, dove Aliboni e Conti hanno due marce in meno rispetto agli avversari, nulla in attacco, dove il pigro Brega non ha assolutamente le caratteristiche per fare reparto da solo. L’attaccante viareggino è un buon finalizzatore, ma non fa salire la squadra che, di conseguenza, non riparte.

La Massese gioca meglio, come del resto molte delle squadre viste a Lucca, mentre i rossoneri, sovrastati anche fisicamente, tocchettano e si affidano ai lanci dei difensori, tutti preda della difesa bianconera.

Al 15’ un tiro di Aliboni, sporcato da un difensore, scivola dalle mani di Sannino e rimbalza sulla riga: dentro o fuori?

La Massese inizia ad essere padrona del centrocampo e crea più di un grattacapo alla difesa rossonera, ora con Milianti, ora con Vignali; intorno al 30’ l’episodio che cambia la gara, con la “parata” di Carli a porta vuota, dopo che Casapieri era uscito un po’ troppo avventurosamente. Rigore ed espulsione. Batte Angelotti che spiazza Casapieri: 0-1.

La Lucchese del primo tempo, può soltanto fare il solletico alla difesa apuana; una sola occasione (per’altro sporca) capita sui piedi di Galli, che riprende un rimpallo e spara, ma Sannino ribatte. Il primo tempo si chiude sullo 0-1.

Chiarabini rileva Pettrone ad inizio ripresa ed un altro episodio, ricambia l’inerzia della gara; Bugliani, già ammonito, stende Gatto e l’arbitro lo caccia per doppia ammonizione. Ora c’è nuovamente la parità numerica e l’episodio sembra caricare la Lucchese, che intanto sostituisce Espeche per far entrare Canalini; i rossoneri premono e costringono la Massese alla difensiva, senza però risultare pericolosi.

Ci vuole un altro episodio, che arriva puntuale al minuto venticinque; dopo un calcio d’angolo contestato dagli ospiti (Brega aveva caricato il portiere Sannino), la palla arriva tra i piedi di Chianese che rimette al centro, dove Zambarda decide che il pareggio è meritato e devia nella propria rete: 1-1.

La parità numerica ed il gol del pareggio, metterebbero le ali anche ad un rettile (altro che Red Bull!!); la Lucchese, invece, ritorna timida e, tranne in un paio di occasioni, non si affaccerà più in area di rigore massese. Anzi, sono gli apuani che riprendono coraggio, conquistano alcuni calci d’angolo e sfiorano il gol su punizione di Bartolomei.

Altri due punti persi e altre ingenuità (a tutti i livelli) che fanno capire che questa squadra, forse, non è pronta; nel momento dove le avversarie sembrano crollare, la Lucchese esce con due pareggi “raccattati” che la tengono in galleggiamento, ma non le fanno fare il salto di qualità necessario.

Perdono Spal e Pro Piacenza, ma i rossoneri accorciano di un solo punto; vince il Tuttocuoio ed i rossoneri perdono altri due punti dalla vetta, tornando a -6.  

Un cinque e mezzo come voto di squadra, con Chianese ancora il migliore in campo; buona la prova di Galli (l’unico che sa crossare da destra), e di Angeli.

Il torneo propone una serie di partite abbordabili (sulla carta); Castenaso e Riccione in trasferta, Bagnolese e Pavullese in casa, prima dello scontro diretto con il Tuttocuoio, in trasferta. Anche i pisani hanno un calendario abbastanza facile (vista la continuità, possono perderlo soltanto loro….) ed il rischio è quello di andare ad affrontarli con un gap di punti importante.

Treni ne sono passati tanti, nel “campionato delle occasioni perdute”; non ci resta che sperare nel miracolo o che, alla fine, certe società non abbiano l’interesse di salire di categoria, vista la riforma dei campionati.

Ogni domenica, aumentano i rimpianti…….

Giulio Castagnoli   

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