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NUOVA LINFA......

 

Linfa nuova in casa rossonera. Possiamo identificare la data di ieri, 10 Maggio 2013, come una giornata storica per chi ama il calcio cittadino.

Non sto a dilungarmi su quello che è accaduto, giornali, siti e televisioni hanno già ampiamente riferito e sarei ripetitivo. Mi piace, invece, ripercorrere questi ultimi (quasi) due anni, ripartendo da quella serata-beffa presso il Comune di Capannori dove, l’opportunista sindaco di Capannori, Giorgio Del Ghingaro, indisse una “conferenza” aperta a tutti, nella quale spiegò quello che altri avevano fatto. In buona sostanza, Bruno Russo, aveva raggruppato una serie di piccoli-medi imprenditori che, con la collaborazione del duo Maestrelli-Bacci, avrebbero dovuto prendere la Lucchese e ripartire, magari, provando l’iscrizione in serie D (non scontata). Durante la serata, fu riferito al sindaco di Capannori (evidentemente aveva seguito poco o niente la cosa….), che il duo Maestrelli-Bacci non sarebbe intervenuto (per motivi anche banali, come ha spiegato ieri Andrea Bacci) a sostegno dei colori rossoneri; a quel punto (mancavano pochissimi giorni all’iscrizione) lo spettro della Terza Categoria era una triste realtà e il calcio rossonero sarebbe morto, per sempre.

L’apatia della città, la massoneria politica (tutta), il menefreghismo delle istituzioni, la lontananza della grossa imprenditoria lucchese, però, non avevano fatto i conti con quella persona che, ad oggi, meriterebbe un monumento in una delle piazze della città: Bruno Russo. Amico personale e amico/amante della Lucchese, con la sua caparbietà e con il suo essere sempre positivo, riuscì a convincere quelli che, a tutt’oggi, definisco i Moschettieri, alias, i soci (e non) dell’attuale Lucchese; un manipolo di tifosi, ex “curvaioli”, appassionati di calcio, bravi imprenditori che, sotto la regia della “Ruspa”, si sono tuffati in questa nuova, per loro, avventura. Ci voleva un coraggio da leoni e un pizzico di incoscienza, nel tentare di ridare vita al calcio rossonero, soprattutto dopo le “novelle” inventate da Fouzi Hadj e dopo le “barzellette” raccontate dal duo Valentini-Giuliani (a tal proposito, ci dicono che la Valore spa sia fallita nei primi giorni dello scorso aprile....prosit…). Ma come diceva Oscar Wilde “Le follie sono le uniche cose che non si rimpiangono mai”.

Subito successi per la Lucchese, con un campionato di Eccellenza vinto a dicembre! La stagione in corso, voleva e doveva essere una stagione di transizione; troppo importante trovare soci da affiancare a questo gruppo di amici-tifosi e loro stessi hanno lavorato con intelligenza, per il bene della Lucchese. Il consolidamento societario, dopo varie “scremature”, passava per le tre strade che tutti conoscete: Mauro Paganelli, Giuseppe Perpignano e ultimi, ma non per ordine di importanza, il duo Bacci-Maestrelli. Si è lavorato duramente, specie negli ultimi due-tre mesi, per dare continuità al progetto e per dare un futuro più consono, al valore e al blasone della nostra splendida città.

I soci si sono mossi, giustamente, in tutte le direzioni possibili. La pista Mauro Paganelli, anche per il fatto di essere Presidente di una squadra di Lega Pro, era poco percorribile; sembrava e poteva essere molto più percorribile, la pista che portava all’attuale Presidente del Bogliasco, Giuseppe Perpignano.

Bruno Russo però (sempre lui) in tutta confidenza, durante le nostre lunghe chiacchierate, un giorno mi disse “…non mi chiamo Bruno Russo, se non porto Bacci-Maestrelli alla Lucchese…..”. La sua tenacia e il suo essere “un martello”, per stessa ammissione di Andrea Bacci, hanno spostato l’attenzione dei Moschettieri (soci e non) sul duo, poi diventato trio, fiorentino.

Il resto è storia recentissima, con la conferenza stampa di ieri dove non sono mancati momenti emozionanti, come quando Andrea Bacci ha proposto la Presidenza Onoraria ad Egiziano Maestrelli, un nome ed un cognome capaci di far sobbalzare il cuore di chi ama la Lucchese; occhi lucidi, compresi quelli del sottoscritto.

La Lucchese società, ha scelto la soluzione migliore, anzi, LA SOLUZIONE! Sapere di avere una società composta dal gruppo Bacci-Maestrelli-Forzieri (Riccardo Maestrelli, per voce di Bacci, dovrebbe essere socio e Amministratore) e da questi splendidi ragazzi (da Giannecchini a Bini, passando per tutti gli altri), è motivo di orgoglio e di speranza.

Memore di quanto accaduto nel recente passato (fallimenti politico-imprenditoriali), non sto qui a idolatrare e/o mitizzare nessuno; dico solo che la strada imboccata è quella giusta. E’ una vittoria (altro che vincere un campionato!!!) non per tutti; è per gli irriducibili tifosi che seguono la Pantera, è per i Moschettieri-soci-tifosi-e non dell’F.C. Lucchese, è per i Mass-Media che hanno seguito sempre le sorti rossonere, è per Bruno Russo troppe volte messo sul banco degli imputati. Non è una vittoria dalla città; Istituzioni e Amministratori assenti (per fortuna, visto come hanno portato sfiga al basket….), grossa imprenditoria assente (felici di essere “invasi” calcisticamente dai fiorentini, di nascita….). Il calcio a Lucca, lo dice la storia degli ultimi 25-30 anni, può fare a meno di voi; Anzi, un appello: state alla larga dal Porta Elisa, specialmente in periodi pre-elettorali (come amavano fare i precedenti amministratori)…..state alla larga dalle presentazioni della squadra (portate sfiga).

Un GRAZIE, maiuscolo, a tutti i soci (e non) della Lucchese F.C. Dopo aver salvato il calcio a Lucca, con umiltà e saggezza, sono stati capaci di dare continuità al progetto; senza loro, non dimentichiamolo MAI, il calcio a Lucca sarebbe morto per sempre.

Un GRAZIE, maiuscolo, all’amico Bruno Russo . Dopo aver contribuito a salvare il calcio a Lucca, con umiltà e saggezza, è riuscito a trasformare in realtà il suo “chiodo fisso”; senza Bruno, non dimentichiamolo MAI, il calcio a Lucca sarebbe morto per sempre.

Ricordate il film “Il profumo del mosto selvatico”? Passatemi questa metafora. La scelleratezza di qualcuno (Valentini-Giuliani) fa divampare un incendio che brucerà un intero vigneto, radendolo al suolo (fallimento). Qualcuno (Bruno e i soci) estirpa la radice madre che ha resistito al fuoco e, con cura, la pianta, facendo rivivere il vigneto.

La Lucchese di oggi è una “pianta” sana, che si sta riprendendo da un incendio…..aveva soltanto bisogno di nuova linfa, per crescere rigogliosa……..

Ancora un GRAZIE a tutti e ora…….diamoci dentro!!

Giulio Castagnoli

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