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REWIND

Un anno se ne va, anche se l'estate non sta finendo e tutti ci chiediamo cosa resterà, non di questi anni '80, ma di questo 2014.

Molti, tutti, hanno scritto giustamente che il 4 maggio 2014 è stato “il giorno”, “la data” e quindi non mi dilungo a commentare tutto quello che c'è stato prima; mi limito a scrivere che il 2014 è stato l'anno del ritorno della Lucchese nel calcio professionistico. E vi sembra poco??

Tra mille difficoltà, tra mille polemiche, un gruppo di bravissimi ragazzi coadiuvati da uno staff tecnico altrettanto bravo e sostenuti da un pubblico da categoria superiore, ci ha regalato il sogno, nel modo più bello, più inaspettato, più emozionante.....

Mentre, nelle ultime dieci partite, la Lucchese sudava le proverbiali sette camicie, andando a conquistarsi i risultati sul campo, combattendo contro avversari “stranamente” super stimolati, la Correggese passeggiava contro avversari “stranamente” molli, demotivati..... Il misero calcio dilettantistico, è una fucina di bocche facilmente apribili e, con il tempo, abbiamo dato conferma ulteriore a quello che già si sapeva. Salutiamo tutti con un bel vaffa!!

Abbandonato il misero torneo interparrocchiale, la società, mettendo davanti a tutto cuore e riconoscenza (giustamente), conferma Bruno Russo, l'intero staff tecnico e quegli elementi ritenuti all'altezza della categoria; lo fa, però, con deprecabile ritardo e con quella confusione che, in società, regna sovrana. Si perde tempo prezioso, inutilmente.

Una rosa raffazzonata e costruita in poche ore (e probabilmente con poche possibilità economiche) da Bruno Russo, parte per il ritiro di Coreglia e Giorgio Rosadini viene mandato in vacanza “premio”, proprio nel momento in cui si doveva completare l'organico; l'incompatibilità tra i due nasce da molto lontano, ma la nuova categoria non permette comportamenti da asilo nido e così nascono nuove polemiche nell'ambiente.

Guido Pagliuca, intanto, sta plasmando la rosa a disposizione; la scelta societaria di sposare la linea verde, avendo come obbiettivo la salvezza, sta bene a tutti, dai tifosi agli organi d'informazione e vorrei vedere il contrario, dopo aver passato tre anni in campi sportivi spelacchiati, contro avversari (anche della stessa provincia, anche della stessa città!!) che tendevano a ridicolizzarci, chiamandoci “falliti”.

La giovanissima squadra rossonera, nata a step, inizia la sua avventura tra amichevoli (poche) e gare di Coppa Italia, dove si vede benissimo la mano di mister Pagliuca; chi va in campo, giovanissimo, giovane o meno giovane, da tutto quello che può dare e il gioco risulta piacevole, divertente.

Il filo, sembra non essersi mai spezzato.....

Il campionato inizia bene e i cinque punti in tre gare sono un buon bottino per una squadra che dovrà salvarsi evitando, possibilmente, i play out; il pari interno (2-2) col Savona, mette a nudo alcuni problemi nella fase difensiva, mentre in fase offensiva non si registra nessun problema con quattro reti fatte, due dal solito Nolè, una da Calcagni e una da Biasci.

Tra i tifosi c'è la convinzione che, come lo scorso anno, saranno i gol di centrocampisti e difensori, oltre a quelli degli attaccanti, a pilotare la Lucchese ad una salvezza tranquilla.

La prima sconfitta, 4-3 a Prato, mette sul banco degli imputati la giornataccia di Leandro Casapieri e di tutta la difesa; quattro gol presi in maniera a dir poco ridicola, fanno da contro altare alle tre reti fatte ed a altre 4-5 palle gol clamorosamente fallite. Una gara da vincere facile, persa in modo scandaloso!

Iniziano a scricchiolare alcune certezze...ma la successiva gara, vinta 1-0 contro il sempre più sorprendente Pontedera, sembra calmare nuovamente le acque, anche e soprattutto per la buona prestazione offerta.

A Ferrara la gara è da dimenticare in fretta; troppo facile far gol alla Lucchese (e, personalmente la Spal non impressionò proprio per niente...), troppo difficile far gol agli avversari.

Riscatto contro la Carrarese, al Porta Elisa, reduce da sei pareggi consecutivi? Nemmeno per sogno.... Gran primo tempo dei rossoneri, con alcuni gol falliti di poco, ripresa da dimenticare con lo 0-1 subito nei minuti finali. Nel dopo gara le esternazioni del Presidente Bacci, giuste per scuotere la squadra, sbagliate nelle motivazioni, creano una frattura tra il Presidente stesso e Guido Pagliuca, che replica seccato alle accuse mosse dal numero uno.

Settimana incandescente, culminata con l'arrivo di un signore del calcio con la nomina di Direttore Generale: Giovanni Galli.

Si va a L'Aquila, con i padroni di casa in evidente crisi; partenza flop, gol incassato dopo pochi minuti, reazione immediata, buon secondo tempo con gol sbagliati clamorosamente...ma non basta. La Lucchese prende gol evitabili dopo pochi minuti e non riesce a pareggiare; i rossoneri non segnano da tre gare consecutive.

Arriva l'Ascoli e l'avversario non è sicuramente dei migliori per provare a riscattare il brutto mese di ottobre; finisce 0-2 con solite amnesie difensive e con Casapieri che sembre aver perso sicurezza. A Leo sarebbe servito un dodicesimo di esperienza, che lo affiancasse e lo stimolasse nei momenti di difficoltà; il ruolo del portiere è il ruolo più difficile nel calcio e un ragazzo del '94, non andava “buttato” nel marasma. La Lucchese reagisce allo svantaggio, crea buone occasioni, ma per la quarta gara consecutiva non segna e prende gol da polli. La situazione si fa preoccupante.

A Forlì la musica non cambia; un gol al 28' permette ai padroni di casa di vincere una gara bruttissima. La Lucchese crea pochissimo (niente?) e fallisce anche un generoso rigore con Nolè.

I rossoneri giocano ormai, oltre che contro gli avversari, anche contro se stessi; si incartano nelle loro difficoltà oggettive (rosa troppo giovane, qualitativamente scarsa, senza giocatori di personalità) e giocano accompagnati dalla paura, forse dal terrore...inoltre, non riescono a giocare con continuità, alternando buone partenze a cali improvvisi, male il primo tempo, meglio il secondo e viceversa.

Ottobre da dimenticare e, con settembre, cinque sconfitte consecutive; si percepisce che non c'è più fiducia nell'allenatore (che nel frattempo si è beccato qualche giornata di squalifica), in Bruno Russo che ha allestito la squadra e in diversi giocatori in rosa.

In settimana arrivano due giocatori di provata esperienza: il portiere Giuseppe Di Masi ed il centrocampista Nicola Mingazzini; due acquisti che, di fatto, sanciscono la fine del rapporto tra Bruno Russo e la Lucchese anche se, difettando come sempre nella comunicazione, nessun comunicato da parte della società (vi ricordo che non abbiamo ancora comunicati ufficiali per la situazione di Giorgio Rosadini...).

La bella vittoria per 2-1 sul Grosseto, con doppietta di Ferretti, spezza il terribile ciclo di sconfitte e prepara al derby “del foro”; Pagliuca, che schiera la Lucchese più “vecchia” della stagione (con una media di 26,63 anni) si inventa una gara tatticamente perfetta a lo 0-0 dell'Arena sembra allontanare i fantasmi, in attesa di un robusto ritorno sul mercato di gennaio.

La gara successiva, terzo derby consecutivo, vede la Pistoiese calare al Porta Elisa; rossoneri da applausi in vantaggio con Lo Sicco, dopo un palo di Raicevic, ripresi prima della fine del primo tempo (Di Masi esce morbido). Nel secondo tempo la Lucchese sparisce e Mungo castiga la truppa di Pagliuca nei minuti di recupero.

Annunciate novità durante la settimana.

Novità che arrivano puntuali (o quasi..); via Pagliuca, al suo posto il pluriscudettato Nanu Galderisi.

L'avevo sentenziato nelle mie “opinioni”; il carattere di Pagliuca, poco si confà a giocatori di personalità, soprattutto se provenienti da categorie superiori e

qualche problema c'era già stato, la scorsa stagione, con Tarantino.

A posteriori saltano fuori alcuni problemi di spogliatoio, anche con qualche giovane, da chi non lo “digerisce” a chi viene terrorizzato...

Il buon Guido, però, è un grande trascinatore e un grande lavoratore; prepara le gare in maniera perfetta e si è dedicato, anima e corpo, ai colori rossoneri.

Non solo: è rimasto nel cuore di tutti noi, per il suo modo di fare, per il suo essere folcroristico nelle espressioni, per il rapporto che aveva creato con la tifoseria, per quella gioia che ci ha regalato, datata 04/05/2014. A lui, alla sua famiglia, diventata tifosa della Lucchese, auguriamo un buon 2015 e tutte le soddisfazioni che merita. Opinione personale: è giovane e se riuscirà a limare alcuni aspetti caratteriali, potrà diventare un grande allenatore da categorie superiori. Forza Guido, ti aspettiamo!

La vittoria (0-1) di San Marino, facile vista la pochezza degli avversari in quel momento, non esalta più di tanto, anche se il nuovo modulo di Galderisi assicura maggiore filtro, quindi maggiore protezione; il pareggio con il forte Teramo al Porta Elisa (0-0), conferma questa teoria.

Ad Ancona va in scena una Lucchese “nuova”, almeno nella mentalità; va sotto per il solito errore difensivo, ma pareggia quasi subito. Gioca senza paura e crea numerose palle gol; subisce lo svantaggio (altro errore difensivo) ma pareggia nuovamente e sul finire della gara potrebbe addirittura dare il colpo del ko. Per la prima volta nella stagione, i rossoneri recuperano uno svantaggio in trasferta, anzi, un doppio svantaggio!

La gara interna con il Tuttocuoio, sorpresa del campionato, riconsegna una Lucchese tosta, che concede poco agli avversari ed è questa la via giusta; primo, non prenderle. Ricordiamo che i rossoneri dovranno salvarsi e se le sconfitte casalinghe con Carrarese, Ascoli, Pistoiese e quelle di misura a Prato, l'Aquila e Forlì fossero terminate con almeno quattro pareggi, ad oggi la Lucchese sarebbe salva, in perfetta linea con gli obbiettivi di inizio stagione.

La miglior gara della stagione, tecnicamente e tatticamente, va in scena al “Mapei Stadium” di Reggio Emilia; Reggiana e Lucchese danno vita ad un bellissimo incontro, sicuramente da categoria superiore.

Vantaggio rossonero con Lo Sicco, bravissimo negli inserimenti centrali, pari dei padroni di casa e poi una serie infinita di occasioni da una parte e dall'altra, due pali e una traversa.

Da qui dobbiamo ripartire.

Mentre vi scrivo, sono ufficiali i primi due acquisti di gennaio, vale a dire Francesco Forte (1993) e Samuele Pizza (1988). Sul piede di partenza, molti giovani che ad inizio giocavano titolari come Vosnakidis, Biasci, Bianchi o altri che non hanno mai trovato spazio come Borra, Bachini, Fenati, Benedetti e, ci dispiace, Tommaso Pecchioli. Metà rosa di quella costruita da Bruno Russo. Già....il buon Bruno....inizialmente osannato dalla tifoseria, per essere il Salvatore della Patria (giustamente, altrimenti il nostro destino era la 3° categoria, con il calcio Lucchese finito per sempre...), poi osannato per il campionato di Eccellenza vinto....poi offeso e deriso per non aver confermato Lazzini....poi offeso e deriso, nonostante la buona stagione con undici vittorie esterne, per la scelta di Duccio Innocenti, in una stagione di transizione vista la poca potenza economica della società....poi nuovamente offeso e deriso per aver portato a Lucca Andrea Bacci, buttando giù dalla torre Giuseppe Perpignano (e, visti i risultati, sportivi e non.....di Rapallo/Bogliasco e Barletta, forse ha indovinato anche questa......)....poi nuovamente osannato, avendogli riconosciuti i meriti per le tre categorie superate, in tre anni....poi osannato, ad inizio stagione, per aver costruito una buona squadra con pochissime disponibilità......poi??

Poi....ci si dimentica tutto....nel calcio, come nella vita....tranne le disgrazie.

Ma chi ha buona memoria e ama la Lucchese, come il sottoscritto, non può e non deve dimenticare; il mio amico (e oggi lo ribadisco con orgoglio) Bruno Russo, se n'è andato da VINCENTE, in punta di piedi.

Il suo progetto è andato a gonfie vele, incastrandosi come i tasselli di un puzzle.

La sua missione è stata portata a termine con grande amore verso i colori rossoneri.

Una volta salvata dalla fine, il suo obbiettivo era riportarla tra i professionisti? Et voilà.....

In questa stagione, ha allestito una rosa tra mille difficoltà, tenendo ben presente la voce bilancio; sicuramente, la Lucchese di Bruno Russo, non avrebbe fatto passi più lunghi della gamba.

A metà febbraio ci saranno da effettuare, da parte delle società di Lega Pro, una serie di adempimenti (pagamenti) che rischiano di riscrivere le classifiche di tutti e tre i gironi; circa la metà delle società, avrà dei seri problemi a provvedere e se la Lucchese (come auspico) lo farà, sarà un altro merito di Bruno Russo.

In un calcio alla deriva, povero di contenuti umani, dove avanza chi si porta dietro sponsor, dove le bandiere non esistono più, “il Direttore” se n'è andato a far bene (sono certo) da altre parti, ma il suo cuore era, è e resterà per sempre metà rosso e metà nero.

D'altra parte Bruno, come scrisse William Congreve, “una volta ottenuto il beneficio, il donatore è dimenticato....”

Giulio Castagnoli

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