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LUCCHESE - LAVAGNESE 2-1

Ancora una vittoria, ancora all’ultimo tuffo, in quella che ormai viene ribattezzata “zona Papini”.

La Lucchese “suona” la nona sinfonia (nove risultati utili), vince la terza gara consecutiva e si porta seconda in classifica, ad un solo punto dalla capolista Sanremese.

Quindi tutto bene? No.

I rossoneri hanno approcciato male la gara, inutile nascondersi dietro l’importantissima vittoria, con un atteggiamento già visto diverse volte; lenti, poco aggressivi, con pochissime idee.

Infatti, dopo quasi un ora di gioco dove si è visto praticamente il nulla e dove anzi è stato Coletta il portiere più impegnato, un lampo ha squarciato il cielo grigio, come la prestazione. Un eurogol di Cruciani da oltre trenta metri, con la complicità del giovanissimo portiere ospite (Scatolini, classe 2000) porta in vantaggio la Lucchese che, fino a quel momento non aveva mai creato nessun pericolo alla porta ligure.

Il primo tempo, infatti, se n’era andato via sonnacchioso, deludente e anche i primo minuti della ripresa stavano facendo copia-incolla. Tra i tifosi di gradinata, durante l’intervallo, è unanime la convinzione che, per portare a casa simili partite, serve ben altra grinta, ben altra carica agonistica. Gli ospiti, ultimi in classifica (ed i numeri significano qualcosa….) fanno la partita e si rendono più pericolosi di Benassi & C. I rossoneri sbagliano tantissimo, anche le cose più semplici.

Il bel gol di Cruciani dovrebbe mettere le ali ai ragazzi di Monaco; Bartolomei ha la palla per chiudere la contesa, ma mette fuori di poco (11’) e da lì in poi i rossoneri arretrano troppo a difesa del vantaggio, vista la consistenza dell’avversario. Alcune mischie, un paio di parate di Coletta e un paio di traversoni che, fortunatamente, non trovano nessun giocatore ligure, spaventano ulteriormente squadra e tifosi.

Anche Nannelli avrebbe la palla del ko (36’) ma calcia con il piede di riserva (il sinistro) e scaraventa in curva est.

Al 40’ il fattaccio. Cruciani prende una botta alla testa (dovrà uscire) e la Lavagnese non mette fuori il pallone; l’azione prosegue, la Lucchese difende malissimo sull’out di destra e Basso, l’unico giocatore esperto dei liguri, calcia a rientrare sul secondo palo insaccando il gol del meritato pari. Nel caos generale viene espulso Monaco, ma non ce la sentiamo di dare troppa colpa alla squadra avversaria e nemmeno all’arbitro Manzo di Torre Annunziata che, peraltro, ha arbitrato molto bene.

La panchina rossonera non ha più cambi nel mezzo al campo, entra Panati al posto di Cruciani e si passa ad un offensivissimo 4-3-3 con Falomi, Gallon e Panati di punta, con Fazzi, Remorini e Nannelli in mezzo; due attaccanti e tre esterni d’attacco in campo, contemporaneamente! E’ una mossa di necessità, più che di disperazione.

Nell’ultimo assalto verso la porta ligure, su calcio di punizione e susseguente mischia, è Papini (ancora una volta il migliore) a toccare oltre la linea bianca. E’ il tripudio in campo e sugli spalti, ma ci sono ancora da giocare ben sette minuti di recupero. La Lucchese si abbassa e non riesce a tenere gli avversari lontani dall’area di rigore che, dal canto loro, si affidano a lunghi lanci alla ricerca delle punte; un po' di apprensione per un paio di girate ben bloccate da Coletta e applausi per tutti al triplice fischio.

Un sei come voto di squadra, con voti alti per i due bomber Cruciani e Papini. Il duttile Federico Papini, venti anni da pochissimi giorni, si sta dimostrando la miglior sorpresa di questo inizio di stagione. Il bravo fiorentino non sbaglia una partita, risultando sempre tra i migliori e da due domeniche ha trovato confidenza con il gol, dopo averne sfiorati alcuni in precedenza. Bravo!!

La classifica inizia ad essere interessante e domenica i rossoneri saranno di scena a Bra (Cuneo), contro la quart’ultima in classifica, con il secondo peggior attacco del girone.

Giulio Castagnoli

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