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LUCCHESE - PONTEDERA 2-1

Semplicemente fondamentale!

La Lucchese vince la gara odierna al Porta Elisa e, in un solo colpo, lascia il Livorno ultimo staccato di quattro punti, lascia invariato il distacco dalla Giana Erminio (due punti), recupera tre punti alla Pistoiese (ora a -4) e recupera tre punti al Piacenza, eliminando la forbice (-7).

Cosa vuol dire vincere, eh?

Ovviamente, piano con l’entusiasmo, perchè i rossoneri non hanno fatto ancora assolutamente niente.

Lucchese in formazione rimaneggiata, come ormai è abitudine; la vera “novità” è la posizione del giovane Zennaro, impiagato come mediano del centrocampo a cinque, con Meucci dirottato sul centro-destra. Esperimento riuscito, perché entrambi faranno una buona prestazione ed il giovane Zennaro risulterà uno dei migliori in campo.

La gara inizia a ritmi lenti, in un primo tempo che non regalerà sussulti; il Pontedera ha già ampiamente vinto il suo campionato, con l’ennesimo miracolo targato Paolo Giovannini e l’atteggiamento è di una squadra che gioca libera di mente, senza l’assillo del risultato. Tutt’altra tensione in casa rossonera, dove la vittoria è d’obbligo.

Non succede niente fino al 37’, quando un rilancio dalle retrovie trova Bianchi per una spizzata, palla che va a Risaliti che a sua volta indirizza verso il proprio portiere fuori dei pali con un pallonetto perfetto che, prima colpisce la traversa e poi va sui piedi di Bianchi, pronto a gonfiare la rete. Bravo il centravanti rossonero a crederci, ma un gollonzo a tutti gli effetti!

La prima frazione si chiude con la Lucchese in vantaggio, merce rara da queste parti.

Ad inizio ripresa il rigore che da ai rossoneri il doppio vantaggio (altra merce rara da queste parti); Piana mette le mani sul volto al lanciato Bianchi e il bomber trasforma. Lo stesso Piana becca due cartellini in pochi minuti e lascia la sua squadra in dieci.

Il Pontedera crea gioco, ma nonostante la supremazia territoriale, raramente l’ex Biggeri viene impegnato severamente.

Ora sono i rossoneri che, liberatisi a livello mentale, in vantaggio di due reti e di un uomo, potrebbero dare il colpo del definitivo ko, ma almeno tre azioni in ripartenza vengono malamente sfruttate. I granata cercano il gol che riaprirebbe la gara, ma l’uomo in meno si fa sentire.

Nei tre minuti di recupero c’è il tempo per vedere l’autogol di Maestrelli, causato da un’uscita a vuoto di Biggeri. Dopo un minuto il buon arbitro Tremolada di Monza sancisce la fine della gara che ridà speranze ai rossoneri, a patto che non sia stata la classica “rondine che non fa primavera”…

Un sei e mezzo come voto di squadra, con Bianchi che merita un bel sette e mezzo; sette per la sorpresa Zennaro e per il bravo Lo Curto. La squadra si è sciolta e si è mossa meglio dopo il gol del 2-0; fino a quel momento nessun ruggito della Pantera.

Obbiettivamente, il gollonzo del vantaggio ha spianato la strada ai rossoneri che senza certi episodi hanno dimostrato di non saper vincere.

Ci prendiamo volentieri la vittoria (soltanto la seconda al Porta Elisa….e la quarta assoluta) con la consapevolezza che il “malato” è ancora in coma vigile. Servirà un’altra vittoria domenica prossima contro la Pro Sesto, non importa come, prima di affrontare la Giana in trasferta e la Pistoiese al Porta Elisa. Dopo questo trittico, sapremo il nostro futuro. Con un Livorno quasi spacciato (in attesa di altri punti di penalizzazione), con Pistoiese e Piacenza in crisi nera e con la Giana Erminio nel mirino, i rossoneri non possono far altro che vincere per cercare di mantenere la forbice sotto i nove punti e per cercare di scalare qualche posizione.

Riusciremo nell’impresa?

Giulio Castagnoli

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