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LUCCHESE - PISTOIESE 3-2

E ora, divertiamoci un po'!!

La Lucchese mantiene fede alle aspettative (di pochi…) e centra l’ottavo posto in classifica, con conseguente gara uno dei play off da disputarsi domenica primo maggio a Gubbio.

La classifica, a fine torneo, parla chiaro e i rossoneri si piazzano ottavi a -2 dal Gubbio e a -7 dall’Ancona (sesta); sono sempre stato convinto che la posizione della Lucchese sarebbe stata da sesto/settimo posto e se i ragazzi di Pagliuca non avessero buttato alle ortiche (per inesperienza, vista la giovanissima età media) diverse gare, oggi potremmo essere a giocarci i play off al Porta Elisa con due risultati su tre, a disposizione.

E’ vero che il calcio ti da e ti toglie, ma è altrettanto vero che Coletta & C. sono in netto credito sia con la fortuna (infortuni), sia con gli errori arbitrali (in alcuni casi incredibili).

Ma andiamo avanti e non ci piangiamo addosso, anche perché il campionato della Lucchese è stato, a tratti, anche esaltante. Fermare la corazzata Modena sfiorando il successo al Braglia (poi perdere in cinque minuti per due errori arbitrali), battere la Reggiana dopo il furto dell’andata (dove non furono concessi due rigori, il secondo clamoroso), travolgere l’Entella, battere nettamente il Pescara, fermare il Cesena a domicilio (dando lezioni di calcio), non sono lo score di una squadra che doveva lottare per salvarsi ed abbiamo assistito a prove maiuscole sotto tutti i profili, tecnico, tattico, fisico. Ed ecco i meriti di mister Pagliuca e del suo staff.

Con la Pistoiese, non sono stati fatti sconti (con i soliti che ironizzavano sui social…) e i rossoneri hanno messo in campo tutto quello che avevano; ne è venuta fuori una gara gagliarda, bella da vedersi, con il pubblico esaltato che, coinvolto dalla splendida Curva Ovest, non ha perso occasione di “accodarsi” agli inviti della stessa andando a seguire i cori o ritmando con le mani. Un bel viatico per il futuro.

Un sei e mezzo come voto di squadra, con prove importanti per Cucchietti (poco impegnato, ma decisivo nelle uniche due situazioni), Quirini (moto perpetuo, personalità e…..lucchesità, bravo!), Collodel (sperando nel miracolo per farlo rimanere), Belloni (leghiamolo negli spogliatoi, fino al ritiro), Ruggiero e Ubaldi. Collodel, Ubaldi e Zac Ruggiero i marcatori, come se qualcuno avesse deciso di premiare chi, come il primo, ha voluto fortemente Lucca come tappa per il rilancio suo e della squadra, andando a sostituire (migliorandola) chi aveva deciso di andarsene (scatenando gli ironozzatori social) o chi come, il secondo, dopo essere stato anche offeso per scampoli di gara non ritenuti all’altezza (dai soliti ironizzatori social…) ha riportato in vantaggio la Lucchese, segnando alla sua ex squadra o chi, come il terzo, è stato tutta la stagione al suo posto, allenandosi duramente e seriamente, trovando spazio soltanto dopo gli infortuni di Fedato e Semprini. Bravi tutti!

Il debutto di Ettore Quirini, di proprietà, lucchese di nascita, non ancora diciannovenne, uno dei migliori in campo, la dice lunga sulla qualità della rosa costruita da Daniele Deoma, una rosa forte e, soprattutto, di prospettiva. Lo stesso Federico Zanchetta (proprietà SPAL), debuttante, appena ventenne, ha fatto vedere buone cose (piede destro sopraffino). Non cito tutti gli altri, perché in questa lunga stagione ho avuto modo, più volte, di esaltare ogni altro componente di questa squadra, fortissima in prospettiva, che mi ricorda molto da vicino la Lucchese del primo anno di Corrado Orrico (non vi dico cosa successe l’anno seguente….).

Quindi, tutto bene? Vista la RI-partenza, certamente!

Qualcuno ironizzerà (la Lucca Social è ormai ribattezzata Zelig Lucca Social) dicendo che siamo arrivati ottavi e si parla di stagione esaltante, ma non me ne frega niente.

Il calcio va capito, seguito, anche studiato, ma è anche divertente leggere tutte le cazzate che sono state dette e, soprattutto, scritte.

Involontariamente, conoscendo l’intelligenza media di chi interviene, mi sono imbattuto sulla pagina social (accidenti ad Internet che da “voce” a tutti…) di un noto quotidiano on-line, argomento il nuovo Porta Elisa.

Bene, anzi male, è stata un’esperienza di una comicità unica.

Molti, o meglio quasi tutti, sono intervenuti a sproposito non sapendo minimamente di cosa si stesse parlando; qualcuno (toglietegli il telefono, accidenti agli smartphone…) “pretende” prima le strade e le scuole, non sapendo che l'investimento è totalmente a carico di privati….qualcuno vomita frasi del tipo “...per la serie C è anche troppo..” non avendo minimamente nozioni sulle Norme…..qualcuno ironicamente si chiede se la Lucchese sia in Champions (a questo simpaticone ho risposto che Coppe Europee e Mondiali, non hanno niente a che fare con il calcio italiano)…..qualcuno si è limitato a mettere emoticons (forse non all’altezza di scrivere una frase di senso compiuto)…..qualcuno non vuole lo stadio vicino alla città (con una piccolissima dimenticanza….lo stadio è lì da quasi cent’anni….)….altri (colpa del correttore automatico?) hanno scritto parole difficilmente collegabili tra loro, insomma, uno spasso!!

Martedì 26 Aprile, il Consiglio Comunale voterà lo studio di fattibilità e proposta di realizzazione del nuovo stadio, con dichiarazione di Pubblico interesse della proposta, dopo il voto favorevole espresso dalle commissioni competenti; un passaggio obbligato quanto scontato nell’esito, alla faccia dei rosiconi.

Lucca è una bellissima città, unica, ma è popolata da troppi “lucchesotti” no-Summer, no-Comics, No-Stadio, no-Movida, no-Verdemura, no-Notte Bianca, no-Murabilia, no-Qualsiasi Cosa Facciano Altri; per questa gente sono un autentico sostenitore del no-Aria (che respirano).

Sono lucchese DOC, mia nonna aveva un negozio in Via Fillungo e mio padre nativo della zona dei Borghi e per tantissime cose sono veramente orgoglioso di esserlo; poi, con autocritica (anche se personalmente non mi sento far parte di questo gruppo) vedo anche i tanti difetti dei lucchesi...invida, chiusura mentale, ipercriticità, superficialità….che, tornando al calcio giocato, troppo spesso ho visto accostare alla Lucchese intesa nel complesso squadra-società.

Molte volte, con amici-tifosi, mi sono sfogato pensando e dicendo che, forse, ci meritiamo tutto quello che abbiamo passato (fallimenti, sofferenze e umiliazioni, grazie a certa “gentetta”…) poi mi ricordo lo stadio sempre esaurito in serie C (anni ‘70), i seimila di Ferrara, i settemila in tante gare dell’allora C2, i tredicimila di Lucchese-Alessandria (C2), la serie B dove dovevano “lasciare le penne”, con lo stadio pieno, squadre come il Verona, l’Atalanta, il Torino, il Napoli, la Fiorentina, il Genoa, ecc. la bolgia di Lucchese-Triestina (stadio da serie A) e allora penso che, forse, tutto il mondo è paese e Lucca si meriterebbe di tornare a sognare in grande.

Per la legge dei grandi numeri, prima o poi, dovrebbe toccare anche a noi (lucchesi); tanto (tutto) dipenderà dalla ristrutturazione del Porta Elisa, inutile girarci intorno. Campagne Elettorali a parte, sembra che (volenti o nolenti) si sia capito anche a Palazzo Santini, dove la patata è più che bollente e l’immobilismo regna sovrano.

Staremo a vedere, intanto andiamo a Gubbio con la giusta carica, la mente sgombra di chi ha già raggiunto l’obbiettivo, la voglia di continuare a sorprendere e la consapevolezza che, comunque andrà, sarà un successo!!

Giulio Castagnoli

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