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LUCCHESE - ANCONA 1-1

Esce un pareggio, che è una mezza sconfitta, tra Lucchese e Ancona nella gara odierna al Porta Elisa.

I Dorici, in formazione largamente rimaneggiata, vengono da un periodo di crisi (un punto in tre partite) mentre i rossoneri devono dare continuità e riscattare il deludente pari di Montevarchi; ne esce una delle tante partite di questo mediocre campionato, tanta confusione, una miriade di errori tecnici e pochissime occasioni da rete.

I ragazzi di mister Maraia ci mettono qualcosina in più sotto il profilo della corsa e della velocità (i marchigiani sembrano in crisi anche a livello atletico) ma non creano niente di interessante, mentre i ragazzi di mister Colavitto non sembrano in giornata e annaspano pur senza rischiare niente.

Il primo squillo, si fa per dire, arriva alla mezz’ora quando un colpo di testa del numero dieci Di Massimo viene deviato da Cucchietti in calcio d’angolo.

La gara, infarcita di errori banali da entrambe le parti, si trascina senza emozioni; allora ci pensa l’ingenuo Prezioso, colto in flagrante mentre cerca di colpire Panico dalla brava Maria Marotta di Sapri (arbitro). Rosso diretto e Dorici in dieci (45’). Sulla punizione seguente arriva, finalmente, il primo tiro in porta dei rossoneri con Bruzzaniti abile a calciare di potenza, ma Perucchini risponde alla grande.

Si va al riposo con qualche mugugno che arriva dagli spalti.

La ripresa si apre, come era ovvio, con la Lucchese che forte del vantaggio di un uomo, cerca di forzare i tempi e al 6’ passa in vantaggio con Panico che colpisce di testa tutto solo in mezzo all’area un perfetto cross di Visconti.

Lucchese in vantaggio e in superiorità numerica, quindi tutto fatto? No, per niente.

Il centrocampo lucchese, mi ripeto, non ha elementi in grado di dettare i tempi e gestire le gare, utili in situazioni come quella odierna dove è necessario far girare la palla e stancare un avversario apparso in crisi anche a livello fisico.

Rossoneri che, nonostante il poco gioco talvolta confusionario, avrebbero anche la clamorosa occasione di chiudere il match, ma il tiro di Bruzzaniti da dentro l’area esce di poco (31’).

Maraia butta dentro anche Fabbrini e Di Quinzio, nel tentativo di dare un po' di tecnica in mezzo al campo e un po' di vigore in avanti.

La gara resta in bilico e al 42’ Simonetti su butta su un cross dalla tre quarti passando dietro Benassai che questa volta non è pronto e realizza, con un tocco di coscia, il gol del pari.

Nei restanti cinque minuti, compreso il recupero, non succede niente e, per l’ennesima volta, amaro in bocca ai tifosi.

Ancora rimandato il tanto sperato salto di qualità, ma ormai il campionato è quasi all’epilogo e, come sottolineato dal sottoscritto più volte (anche quando eravamo terzi a due punti dalla vetta…) questa Lucchese è una squadra che non ha mai rischiato di essere risucchiata in zone basse di classifica, ma era ed è esagerato e fuori luogo parlare di “squadra forte” dal momento che nemmeno le prime della classifica lo sono. La lucchese è una squadra da metà classifica in un campionato di basso livello e lo dice anche la classifica stessa; vincere due-tre gare significa entrare nei play off (e sono sicuro che centreremo l’obbiettivo) magari da sesto-settimo-ottavo posto, mentre perderne due-tre significherebbe rischiare intorno alla nona-decima-undicesima posizione. Personalmente considero i play off inutili da posizioni di rincalzo; cominciano ad essere interessanti se il piazzamento in campionato è da secondi-terzi in classifica, poiché significa che il gap con le prime non è elevatissimo e ci sono buone chances da giocare.

Un cinque e mezzo come voto di squadra, con buone prove del solito Tiritiello e Panico (per il gol).

Il prossimo turno vede i rossoneri impegnati in quel di Alessandria, con i “grigi” reduci dalla vittoria esterna contro la Recanatese.

Giulio Castagnoli

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