LUCCHESE - SESTRI LEVANTE 0-0

Niente da fare. La Lucchese non riesce ad espugnare il Porta Elisa e aumenta la depressione calcistica nella tifoseria; basti pensare che nelle ultime otto gare casalinghe, comprese le ultime tre della scorsa stagione, i rossoneri hanno racimolato la miseria di cinque punti “frutto” di tre sconfitte e, appunto, cinque pareggi. Una miseria. Nemmeno contro la debolissima Sestri Levante è arrivata la vittoria casalinga e ci si chiede quando arriverà visto che i prossimi avversari si chiameranno Pescara. Nella gara di stasera anche tanta sfortuna (o imprecisione) se è vero com’è vero che nell’arrembante finale di gara (dal 77’ al 93’) i rossoneri hanno colpito un palo con Frison (77’) e una traversa clamorosa con Quirini (93’) entrambi a portiere battuto. Nel mezzo altrettante occasioni sprecate con Quirini (79’ devia fuori di testa, solo in area di rigore, un perfetto cross di Tumbarello), con Magnaghi (87’ con palla rinviata ad un metro dalla linea di porta) e con Selvini (92’ colpo di testa alto sopra la traversa in perfetta solitudine). Detto del forcing finale, c’è da registrare una prima frazione dove là davanti fa tutto Saporiti, il migliore in campo per distacco; al 3’ impegna Anacoura su punizione, al 5’ calcia da dentro l’area di sinistro e l’estremo ospite deve accartocciarsi, al 24’ calcia un missile dai venticinque metri con la palla che fa la barba al palo e al 29’ un altro bel tiro dal limite viene deviato da un difensore e tolto dal sette dal bravo Anacoura. Il Sestri Levante? Spettatore non pagante, con Palmisani che risulterà inoperoso e senza voto. Nei restanti minuti di gara i rossoneri vanno a sprazzi (poca Lucchese nella seconda metà del primo tempo e pochissima fino al 73’) con poche idee e con poca lucidità in fase di costruzione, affidata ai piedi non dolcissimi di Fazzi. La mancanza di Antoni sull’out di sinistra si è fatta sentire, con Visconti che non ha mai affondato. Solo Saporiti, libero di svolazzare, è stato in grado di mettere qualche pallone dalla fascia sinistra. La difesa, ridisegnata per le defezioni di Gasbarro e di Sabbione, è risultata paradossalmente più sicura, con la buona prova di Frison e la sufficienza per Fazzi e Dumbravanu, anche se davanti avevano veramente poco (o niente?). Comunque il buon Gorgone sarà bene che rivaluti attentamente sia Frison, sia Dumbravanu, sia Cartano del quale si parla bene, visto il rendimento della difesa titolare finora schierata; la porta Lucchese è rimasta imbattuta soltanto a Pineto, prima di campionato, con Frison titolare, dopodichè è risultata la seconda peggior difesa del torneo. Un caso? Forse no…e forse il mister ha sbagliato qualche scelta… La gara si chiude con l’ennesimo pari e con l’ennesima delusione. Un sei come voto di squadra, con le buone prove dei soliti Welbeck, Tumbarello e Quirini (fosse più cinico sarebbe il capocannoniere del girone…). Buona la prova di Frison. Il migliore in campo Saporiti; ogni volta che viene trovato dai compagni è un pericolo per la difesa avversaria. Due gol, un gran tiro, ottimo controllo di palla, dribbling ubriacanti, assist (già cinque gol sui suoi assist) scatti e la propensione ad andare sempre in verticale, creando sempre la superiorità numerica. Veramente un gran colpo di mercato! La depressione calcistica in casa rossonera non viene soltanto dalle mancate vittoria casalinghe e dal probabile altro campionato anonimo; la Società, pressochè assente a cose normali, vive un momento di particolare assenza per le condizioni di salute del Presidente. Nessuno parla, ma le sensazioni non sono positive in primis proprio per lo stato di salute di Andrea Bulgarella. Nella tifoseria regna sconcerto anche per le vicende calcistiche del settore giovanile, dove “Fuga da Alcatraz” sembra il titolo del film più appropriato. Doveva essere la stagione del rilancio del settore giovanile, del “puntare a vincere”, “dell’attaccante da venti gol”, delle ambizioni, dello stadio da ristrutturare…ma niente di tutto questo è andato come doveva andare (non sappiamo bene a che punto è la questione stadio) e come sbandierato ai quattro venti. La Società, a prescindere dai problemi del Presidente, non si è dimostrata all’altezza; non è pensabile poter gestire una Società di calcio a distanza, a meno che non si metta tutto in mano, portafoglio compreso, ad un Dirigente con gli attributi, di fiducia. Vista l’assenza di Andrea Bulgarella, qualcuno ci deve delle spiegazioni e non i soliti discorsi triti e ritriti su vecchi debiti, su Saltocchio (a proposito, ci dicono sia tutto fermo anche là…), sulla citta che non risponde e sui cazzi e sui mazzi! La Società, Lo Faso, il Trust, o chi per essi, deve spiegare alla città OBBLIGATORIAMENTE quelli che sono i programmi (ammesso che ci siano…) altrimenti è logico attenderci un passaggio di consegne a personaggi seri (se si affacciassero i soliti noti, significherebbe che anche questa società ha fatto dei casini…) nell’immediato futuro, o comunque molto prima della fine della stagione. Tempo ne abbiamo perso molto, con una marea di società farlocche TUTTE nate per il bene della Lucchese, ma in realtà proseguite per il bene dei singoli proprietari e comunque per far morire la gloriosa Pantera. In buona sostanza, ci siamo rotti il cazzo!! Si poteva scrivere? Ormai l’ho scritto… Giulio Castagnoli

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