LUCCHESE - AREZZO 0-1

Ancora una sconfitta per la Lucchese al Porta Elisa nel derby di questa sera contro l’Arezzo. Ci sono sconfitte e sconfitte e quella di stasera ha il sapore della beffa, perché la squadra, rivisto l’assetto tattico (4-4-1-1), avrebbe meritato il pari in virtù di una gara coraggiosa, dove tutti gli elementi hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo. Certo è che il solito episodio a sfavore ha incanalato la gara e la solita scarsa vena realizzativa ha vanificato il tutto; con giocatori veri, la Lucchese avrebbe sicuramente ottenuto un risultato diverso e non soltanto nella gara odierna. La serata è deprimente, sia per la situazione di classifica, sia per le condizioni meteo, sia per le presenze allo stadio (troppa TV…), mettiamoci anche l’orrenda musica sparata dai diffusori dello stadio, con i giocatori che dovrebbero caricarsi con Angelina Mango, o con qualche inascoltabile trapper munito di auto-tune e l’opera è completa! Pronti-via ed i rossoneri avrebbero subito l’occasione per passare in vantaggio ma Antoni, che ricordavamo con una corsa ben diversa, si fa recuperare e molla un sinistro moscio a tu per tu con l’estremo aretino (2’). Nei primi venti minuti l’Arezzo palleggia e la Lucchese crea; Saporiti (9’) salta mezza difesa ma conclude debole tra le braccia di Trombini, sempre Saporiti (11’) calcia benissimo sul primo palo e stavolta Trombini compie una gran parata deviando in angolo e al 19’ bella combinazione rossonera con Quirini che spreca calciando malamente sul fondo da dentro l’area. Come spesso accade nel calcio, ovviamente sempre alla Lucchese, gol sbagliato gol subito alla prima occasione ospite; elementare calcio di punizione ospite a liberare (tutti lo guardano…) un uomo sul secondo palo, palla rimessa nel mezzo con Palmisani che respinge corto, tiro a botta sicura di Damiani e palla deviata di mano da Sabbione sulla linea di porta. Rigore ed espulsione di Sabbione (22’). Segna Guccione dal dischetto (23’). Cinque minuti più tardi, grazie ad una difesa aretina in stile “allegra brigata”, ancora Quirini ha la palla clamorosa del pari, una sorta di rigore in movimento, ma la sbaglia incredibilmente ancora peggio della prima avendo diverse soluzioni per battere in uscita disperata Trombini, ma adottando la più innocua: tiro masticato e palla fuori. Assurdo!! Incredibile!! A fine primo tempo si infortuna Magnaghi, l’unico che “sente” la porta e la notte è ancora più buia. Nella ripresa i rossoneri non sbandano, se si escludono gli ultimi minuti dove Tumbarello e soci giocano ancora più scoperti alla ricerca del pari, corrono, lottano, ma non riescono a trovare la zampata vincente e al 95’ quando l’arbitro Di Loreto di Terni sancisce la fine delle ostilità, i rossoneri sono stremati e gli aretini esultano poco. Un sei come voto di squadra, apprezzando comunque l’impegno profuso. Mezzo punto in più per Gemignani, Gasbarro, Gucher e Saporiti (resta ancora il più pericoloso dei suoi). Alcune insufficienze. A prescindere dalle decisioni che verranno prese riguardo a mister Gorgone (ovviamente nervoso e ancora espulso, stile il vecchio Guido Pagliuca…) la società ha l’obbligo morale (ed economico…), a prescindere dalla vendita, di salvare una stagione che sta compromettendosi giornata dopo giornata, senza segnali di risveglio, almeno sotto il profilo dei risultati. Per fare ciò, non sarà sufficiente il cambio del mister (circolano già i primi nomi…) ma servirà un robusto intervento sul mercato di gennaio. Mi ripeterò fino allo sfinimento...servono difensori centrali con un passo diverso da quelli in rosa, attaccanti sui quali poter fare affidamento in fatto di gol, centrocampisti di qualità; troppi si sono dimostrati non all’altezza del compito e pensare di sanare tutto con il cambio dell’allenatore sarebbe continuare ad inanellare errori in serie, dopo la miriade di errori già combinati. In attesa di notizie a breve, guardiamo la classifica...PAURA… Giulio Castagnoli

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