LUCCHESE - ASCOLI 2-1

Nella settimana più caotica degli ultimi tempi, dove la ciliegina sulla torta è stata l’imbarazzante conferenza stampa della nuova compagine societaria, la Lucchese-squadra si ritrova e lancia un segnale importante.

La vittoria sull’Ascoli dell’ex allenatore Mimmo Di Carlo (in serata è arrivato l’esonero da parte del Presidente marchigiano Pulcinelli) ha un valore inestimabile in chiave salvezza, considerando che la rosa è stata indebolita con la partenza di Ettore Quirini, uno dei migliori fino a questo momento.

Diamo a Cesare quello che è di Cesare e, sia come sia, la presenza quotidiana di qualcuno che potesse definirsi “dirigente”, ha dato una spinta in più ai rossoneri; si, perché certe presenze danno comunque un supporto emotivo (chi ha giocato a calcio lo sa…) e non è un caso che la squadra, in tutti i suoi elementi (tranne Palmisani del quale parlerò più avanti), abbia sciorinato una bella prestazione, con media voti alta.

Il gol del vantaggio rossonero lo realizza Saporiti che sfrutta un bel pallone di Magnaghi (10’) ma già in precedenza la Lucchese era andata vicina al gol del vantaggio con Catanese, spinto leggermente da un difensore al momento del tiro, dopo che si era fiondato su una autentica bomba da lontano di Saporiti, respinta di petto dall’estremo ascolano.

La gara vive di repentini cambi di fronte ed è piacevole. I marchigiani pur mettendo in mostra una buona tecnica individuale (Marsura, Corazza, Tremolada sono giocatori veri) non impensieriscono mai Tumbarello e compagni grazie anche ad una difesa che, con un sontuoso Gucher al centro, sembra aver trovato quell’equilibrio necessario per risalire la china.

Si va al riposo con il meritato vantaggio.

Ad inizio secondo tempo (52’) succede quello che non ti aspetti; Tremolada calcia dai trentacinque metri e sorprende clamorosamente un distratto Palmisani sul suo palo. Partita clamorosamente riaperta al primo tiro in porta degli ospiti.

Cala il gelo sul Porta Elisa, ma la squadra riscalda il cuore dei presenti e si rimette a giocare. Al 56’ su punizione millimetrica di Saporiti, inzuccata a colpo sicuro di Gasbarro con Livieri che compie un autentico miracolo toccando con la mano sinistra e rispedendo fuori con la destra, mentre la sfera stava oltrepassando la linea di porta. Incredibile! Sul susseguente calcio d’angolo la respinta della difesa va sui piedi di Gucher che tira, la carambola finisce sui piedi di Sabbione che rimette nel mezzo dove Gemignani è bravo ad inserirsi e a spingere in rete (57’).

Lucchese di nuovo in vantaggio e Ascoli che schiuma di rabbia.

I rossoneri si attestano e lasciano l’iniziativa agli ospiti; la difesa è attenta, Gucher un leader, Gasbarro e Sabbione non sbagliano niente, mentre Palmisani si dimostra emotivamente provato e sbaglia alcuni interventi sia per la scelta (uscite avventate) sia tecnicamente (la palla gli brucia tra le mani). Al minuto ottantanove si riscatta andando a respingere un tiro ravvicinato di Corazza ed al triplice fischio è festa grande sugli spalti ed in campo.

Un sette come voto di squadra; tutti hanno giocato una grande partita ben oltre la sufficienza, ma ci sentiamo di dare un punto in più a Gucher, Gemignani, Tumbarello e Catanese. Merita un piccolo approfondimento Palmisani; che fosse un giovane, Campione del Mondo under 19, è un dato di fatto...che fosse un giocatore emotivo, altrettanto (basta ricordarsi come esultava a Ferrara)...che nelle ultime gare abbia palesato qualche difficoltà, dovremmo essere ciechi per non vederlo. Palmisani è il prototipo del portiere moderno, alto e abile con i piedi. L’alternativa è Coletta che tutti conosciamo, con i suoi pregi e con i suoi difetti.

Quindi tutto bene? Assolutamente no.

C’è una società nuova, altrettanto Gost (non sappiamo i nomi dei presunti investitori...) come l’imbarazzante precedente targata Gruppo Bulgarella che, sembra, aver fatto danni ancora maggiori di quelli conosciuti. Dalla patria dei canguri (Australia) ci sono altri personaggi, noti (ahimè) e meno noti, che addirittura postano sui propri profili social un amore sviscerato verso la Lucchese e dove annunciano possibili novità già dalla mattinata di domani...il tutto con la convinzione di molti che, dietro Longo, Veli, ecc. ci sia la ABC Assevera che, udite udite, ha un capitale sociale di venti milioni di euro, comunque obbligatorio per le startup.

Dove finiremo è presto per dirlo, ma la città si è ritrovata nelle componenti che, in questo caso, possono far qualcosa almeno a livello mediatico (mass media), mentre la tifoseria è falsamente “tranquilla” e aspetta di dire la sua.

Si attendono, tornando al calcio giocato, i famosi rinforzi chiesti da Gorgone e promessi da Veli in conferenza stampa (lasciando stare le altre “iniziative” tipo il sintetico al Porta Elisa, l’essere sorpresi quando si parla di pullman, ed altre varie ed eventuali…) e si naviga a vista con una marea di cialtroni che, per pubblicità o meno, infangano il nome della Lucchese riempiendosene la bocca.

Avviso ai naviganti: il giochino di fingersi innamorati della Lucchese non funziona più, sarete valutati ed eventualmente sputtanati per quello che farete realmente; qualcuno di voi è già ampiamente sputtanato, ma evidentemente gli piace avere la faccia come il culo...così usa la carta igienica sia in bagno, sia a tavola…

Giulio Castagnoli