MILAN FUTURO - LUCCHESE 0-2

Una buona Lucchese con un assetto difensivo che si potesse definire tale, grazie agli innesti di Benedetti e Rizzo, sbanca il campo sportivo (stadio è un parolone…) di Solbiate Arno e si aggiudica una delle gare più importanti dell’intera stagione.

La gara contro il Milan Futuro, che a giudicare dalla gara odierna di futuro ne avrà poco, rinforzato pesantemente dal mercato di gennaio, era una sorta di spareggio per rilanciarsi e per provare ad evitare la lotteria dei play out; i rossoneri di mister Gorgone se la sono aggiudicata meritatamente andando più volte vicini al terzo gol di quanto non abbia fatto il Milan per impensierire il quasi inoperoso Melgrati. Se si esclude un palo colpito da Magrassi, su gentile concessione di Gucher (rinvio clamorosamente sbagliato) i rossoneri più “blasonati” non tireranno mai pericolosamente verso la porta dei rossoneri poveri.

Per carità, una rondine continua a non far primavera e Tumbarello e soci, soprattutto nella fase difensiva, andranno rivisti con avversari veri (il Milan ci è sembrato veramente pochissima cosa), ma i due centrali difensivi praticamente debuttanti, Benedetti e Rizzo, hanno fatto vedere a tutti come si deve agire in categoria; la marcatura “alta” su Magrassi e su Ianesi li ha tenuti lontani dall’area di rigore, i tacchetti li hanno fatti sentire a distanza dalla porta rossonera, risultando intonsi da cartellini gialli.

Detto della difesa, vero tallone di Achille della stagione, passando da un centrocampo dove ha giganteggiato capitan Tumbarello, per finire al reparto offensivo dove il solito Saporiti (diventato capocannoniere rossonero) ha segnato pur non essendo nella sua giornata migliore, il complesso Lucchese ha funzionato.

Il gol del vantaggio (‘29) arriva dopo una combinazione Tumbarello-Catanese-Tumbarello con quest’ultimo che indovina l’angolo, calciando di prima, alla sinistra di Nava dai venti metri. Passano soltanto sei minuti e la Lucchese raddoppia; azione sulla sinistra e cross di Gemignani sul quale la difesa di casa cincischia, con la sfera che va sui piedi dell’attento Saporiti che insacca sul primo palo (‘35).

La gara sembra indirizzata e in cassaforte, anche perché il Milan sembra avere poco...Futuro.

Al ‘38 è Gucher a sfiorare la terza rete con un tiro dal limite che passa poco lontano dal palo di Nava.

Si va al riposo con un teoricamente tranquillizzate 0-2 per i rossoneri poveri.

Non cambia il canovaccio tattico ad inizio ripresa, anche se i ragazzi di mister Bonera provano a schiacciare la Lucchese nella propria area di rigore ma, palo di Magrassi a parte, non daranno mai la sensazione di poter riaprire la contesa ed anzi, se Tumbarello e compagni non sbagliassero tre-quattro ripartenze importanti ed un gol fatto con Magnaghi (‘64), il risultato avrebbe potuto essere molto più largo.

Sul finire, una grande parata di Nava su Saporiti (‘78) e un tiro di poco fuori a portiere battuto di Selvini (‘86) suggellano una importante vittoria che da nuova linfa alla classifica e ricaccia a meno quattro (meno cinque se si considerano gli scontri diretti) il Milan del (poco) futuro.

Un sei e mezzo come voto di squadra con buoni voti per i già citati Benedetti e Rizzo, per Catanese e per Saporiti; il migliore in assoluto capitan Tumbarello.

In classifica succede, in attesa delle gare di domani, quello che non ti aspetti con il Perugia, prossimo avversario dei rossoneri al Porta Elisa, a soli tre punti di distanza. Quale miglior occasione per tirare nel mucchio anche gli umbri?

Chiuso con soddisfazione l’argomento campo si apre, con meno soddisfazione, l’argomento societario.

Siamo tutti in attesa di sapere chi saranno coloro che porteranno avanti il progetto, come dichiarato dal Presidente Giuseppe Longo; inizialmente l’arcano doveva essere svelato nella giornata di venerdì, poi è stato comunicato che il tutto sarebbe slittato a lunedì. Poco importa, ci mancherebbe...in un caos del genere due-tre giorni vanno e vengono…

La sensazione è che si stia cercando di alzare più polvere possibile, in modo da non far vedere troppo quello che sta davanti, una tattica che usano anche certe prede nella Savana. Ma le scadenze sono lì...16 febbraio...e dai giorni seguenti capiremo di più, senza necessariamente che qualcuno ci dica qualcosa.

Non essendoci cose certe e non conoscendo i nomi dei sedicenti investitori, non c’è molta fiducia in questa compagine societaria, anzi, l’esatto contrario...anche e soprattutto per il modus operandi con il quale è stata acquisita dal Gruppo Bulgarella, tirato in ballo per vecchie questioni (debiti) “stranamente” inaspettati.

Già...il Gruppo Bulgarella...discorsi tanti, fatti pochissimi...e se le cose dovessero andar male, ci sarebbe da ringraziare anche e soprattutto loro.

Giulio Castagnoli