PESCARA - LUCCHESE 4-1
La Lucchese perde a Pescara (4-1) nel giorno dell’ufficializzazione dei punti di penalizzazione.
Iniziamo con il ringraziare chi sognava di portare la Pantera in serie A, chi diceva di voler costruire squadre ambiziose, chi diceva di voler rimettere in sesto economicamente “il Club” e tante altre minchiate dette e, forse, mai nemmeno pensate.
I veri problemi della Lucchese sono stati i troppi debiti fatti dai vecchi soci e la vendita al Gruppo Bulgarella (pensando di aver messo la Lucchese in cassaforte...) non ci giriamo troppo intorno. Sin da subito sono emerse varie problematiche con i fornitori e da lì in molti di noi hanno sbagliato, credendo che detti problemi sarebbero stati superati, anche se quel rudere di albergo a San Giuliano dava già alcune indicazioni ben precise.
Umanamente dispiace anche rendersi conto che la malattia del Presidente, qualsiasi essa sia (vera o presunta, secondo qualcuno) sia stata eventualmente presa a scusante di una situazione che, anche quando il Presidente godeva di ottima salute, non è mai stata chiara e risultava molto lacunosa.
La corsa fatta da Ray Lo Faso a gennaio è soltanto la punta dell’iceberg e tutti i personaggi che sono gravitati in questi ultimi mesi, dignità a parte, avevano e hanno lo stesso medesimo scopo: portare al fallimento la società evitando, cosa molto improbabile, ripercussioni a chi li precedeva.
Siamo a pochi giorni dal portare i libri in tribunale e c’è chi giura che in molti passeranno guai seri; una volta che Liban Varetti farà la prima mossa, ci sarebbero alcune opportunità (la legge sui fallimenti cambia in continuazione…) per non scendere nel baratro e dichiarare finito il calcio a Lucca. Vedremo.
Intanto la squadra continua la propria corsa. Evitare i play out sarebbe un miracolo, salvarsi dopo l’eventuale lotteria è, invece, un obbiettivo concreto.
Anche a Pescara, senza stipendi e con un -6 sul groppone, i rossoneri hanno dato prova di esserci giocando per lunghi tratti molto meglio dei padroni di casa.
Dopo una prima frazione dove Gucher e compagni avrebbero meritato il vantaggio (occasioni per Selvini, sulla prima si oppone alla grande Plizzari, sulla seconda il giovane attaccante rossonero sfiora il palo) si passa ad una ripresa dove non cambia il clichè e quando il poco pubblico dell’Adriatico inizia a spazientirsi i padroni di casa trovano un gol rocambolesco (13’) che rompe la partita.
La reazione lucchese è immediata e Selvini pareggia con un missile nell’angolo alla destra di Plizzari. Grande festa intorno alla panchina rossonera a dimostrazione di un bel clima, nonostante le porcate combinate dalle varie società.
Al 18’ il Pescara torna in vantaggio, con la difesa rossonera colpevole che da lì al 30’ sbanderà ancora due volte a dimostrazione di una certa fragilità mentale evidenziata in tutta la stagione.
La gara termina con un passivo troppo pesante, ma la Lucchese c’è.
Un sei come voto di squadra con buone prove per Gucher, Gemignani e Selvini. Il migliore in assoluto è risultato Visconti autore di una partita tutta corsa e sostanza, con alcune buone giocate.
Poco tempo per pensare e martedì sera di nuovo in campo contro l’Entella capolista con la Lucchese autentica bestia nera dei liguri.
Giulio Castagnoli