LUCCHESE - SANREMESE 0-0

La Lucchese torna “a casa” nella partita che, almeno nelle intenzioni, doveva portare la prima vittoria contro la Sanremese.

Esce l’ennesimo brutto pari, dopo l’ennesima brutta prestazione.

D’accordo, i rossoneri sono partiti in ritardo e questo è chiaro a tutti, ma dopo oltre un mese e mezzo è lecito aspettarsi di più; la squadra latita nelle idee e quindi nel gioco, non ha trovato ancora un suo assetto e, quello che forse fa incavolare di più i propri tifosi, non da cenno di quella cattiveria e carica agonistica necessari per fare un campionato da protagonisti.

In queste prime cinque gare, abbiamo provato a trovare le cause di vittorie sfumate o (addirittura) di sconfitta, esaltando ieri Chieri e Ghiviborgo, oggi la Sanremese; al cospetto della buona formazione ligure, la Lucchese ha fatto, se possibile, dei passi indietro se è vero com’è vero che in novantacinque minuti non è stata capace di tirare in porta. Nemmeno un’azione degna di nota, con gli ospiti che hanno graziato Nolè e compagni almeno due volte, con Spinosa e Vitiello, nell’ultimo quarto d’ora.

Una partita giocata sotto tono, con ritmi da amichevole, da parte lucchese. In ritardo su tutte le palle, sovrastati sulla velocità, assenti sulle seconde palle…..e loro venivano da tre gare in una settimana, avendo giocato anche in Coppa Italia.

No, purtroppo non ci siamo.

Anche il 4-3-3 non sembra dare l’adeguata copertura in mezzo al campo, dove gli avversari maramaldeggiano, chiunque essi siano e anche in fase di costruzione il reparto nevralgico non ha la qualità necessaria; squadra spesso spezzata in due, reparti lontani e Falomi lassù isolato e annientato dalla difesa ospite.

Al di là della squalifica di Nannelli, sembra poco chiaro anche su quali under puntare con decisione, in attesa di trovare (come quasi tutte le squadre) un portiere under.

La gara, sempre condotta dagli ospiti, ha avuto poco da dire se non che i medesimi avrebbero potuto portare a casa l’intera posta, con un briciolo di cinismo in più.

Un cinque e mezzo come voto di squadra, con sufficienze per la difesa soltanto perché è rimasta, per la prima volta, imbattuta.

A fine gara i tifosi hanno mugugnato, ma non possiamo essere contenti di quanto visto fin’ora; il ritorno al Porta Elisa ce lo immaginavamo diverso, soprattutto per quanto riguarda la carica agonistica.

Il sangue agli occhi e il coltello tra i denti, tanto cari a Ringhio Gattuso, non ci sono stati e questo destabilizza.

Solo un problema di condizione e di amalgama? Mah…..speriamo, altrimenti sarebbero dolori.

Giulio Castagnoli