LUCCHESE - PRO SESTO 0-1

Se questa è la risultante della prima di nove “finali”, c’è poco da stare allegri!

La solita Lucchese di sempre (la vittoria di domenica scorsa, ahimè, è stata la classica rondine che non fa primavera….) cede il passo anche alla Pro Sesto e conferma che il Porta Elisa, una volta fortino inespugnabile, è ormai diventato un castello di sabbia.

La gara di oggi dice molto, purtroppo, al di là della sconfitta. Una gara approcciata male, come tutte le gare, senza idee, senza gioco, senza grinta.

La Lucchese ha aspettato gli ospiti e gli ospiti non si sono fatti aspettare, nonostante i lombardi fossero in un periodo negativo (non vincevano da otto gare), con diverse assenze, in post-Covid, reduci dalla scoppola rimediata in casa mercoledì scorso; nonostante questo, i rossoneri hanno preferito aspettare in nove-dieci elementi dietro la linea della palla (non si sa bene cosa…) e hanno messo in mostra la solita gara da brividi.

In questa che, annali alla mano, passerà per una delle peggiori stagioni della storia della Pantera, il rimpianto sarà quello di aver perso tutti treni che portavano ad una salvezza tranquilla; anche oggi, conoscendo in anticipo le sconfitte di Livorno e Giana Erminio, ci si aspettava un colpo di coda, una gara giocata con il sangue agli occhi, approfittando di una delle peggiori squadre viste al Porta Elisa. Invece è venuto fuori l’esatto contrario.

Che la Lucchese non abbia un gioco, lo sanno anche i bambini; siamo passati dal voler uscire a tutti i costi con il fraseggio dalla difesa (regalando azioni, gol e divertimento agli avversari) a calciare sistematicamente lontano il pallone con gli sporchi piedi dei centrali difensivi. Possibile che non si riesca a far fare un’azione vera ad una squadra di calcio?

Il primo tempo non ha detto assolutamente niente, ritmi mortiferi, zero azioni, zero occasioni, anche se i ragazzi di mister Parravicini si fanno apprezzare per un migliore impianto di gioco rispetto ai rossoneri e non è una novità. Vista la situazione in casa Pro Sesto, visto il probabile crollo fisico intorno al 60’ (anche mercoledì scorso i bianchi sono crollati dopo la prima ora di gioco..) forse la tattica era quella di osare di più nel loro momento di difficoltà, ma al 14’ del secondo tempo gli ospiti si portano in vantaggio grazie ad un calcio di rigore di Bocic e la frittata è fatta.

I ragazzi di Lopez si buttano in avanti, dimostrando che il non attaccare gli avversari prima, è una scelta tattica autolesionistica. La Pro, in effetti, crolla fisicamente e passa ad una difesa ad oltranza, così la Lucchese costruisce tre importanti occasioni per portare a casa almeno un pareggio; Zennaro, Petrovic e ancora Zennaro non riescono a dare la zampata decisiva e Benassi & C. perdono malamente la prima di nove finali.

Un cinque come voto di squadra, con sufficienza abbondante soltanto per Zennaro e sufficienza per Bianchi.

La Lucchese doveva fare la gara, ma non l’ha fatta per il semplice motivo che non ne è capace e questo, oltre spaventare i tifosi, alla fine sarà il più grosso rimpianto. Alcuni elementi sembrano alla Play Station, invece che in campo; possibile perdere tempo sullo 0-0? Possibile che ci vogliano interminabili secondi per battere un fallo laterale sullo 0-1? Possibile che il centravanti di una squadra che sta perdendo in casa, si metta a soccorrere un avversario con i crampi con palla in gioco?

L’assenza del pubblico, oltre ai mancati incassi, tiene sopita l’adrenalina a diversi elementi di questa rosa, alcuni dei quali sembrano “castrati”.

Purtroppo “l’altalena-Lucchese” è ripartita e dopo quattro risultati utili consecutivi, è arrivata la peggiore delle sconfitte per il modo in cui è arrivata. La vittoria episodica di domenica scorsa, aveva illuso nuovamente tutti...la mediocrità con la quale è arrivata la sconfitta odierna, ha riportato tutti nel baratro. Così sarà dura...durissima...e la forbice è lì, impietosa, aperta, in attesa di “tagliare”.

Giulio Castagnoli