LUCCHESE - VIS PESARO 1-2

La Lucchese vanifica quanto di buono aveva fatto vedere nelle precedenti gare e fa due passi indietro rispetto al match regalato, ma ben giocato, di Modena.

Stavolta è mancata anche la prestazione, oltre alle solite problematiche difensive; i rossoneri hanno preso due gol facili a difesa schierata su altrettanti calci da fermo, incredibile! Il gol del pari, poi, è la fotocopia esatta del gol del definitivo 2-1 di Modena. Altrettanto incredibile!

Ma oggi è mancata tutta la squadra che, con il passare delle giornate, anziché crescere e trovare stabilità, geometrie e sicurezza, sembra essere pericolosamente regredita. Complici sicuramente i continui cambi di formazione e i continui esperimenti che, se da un lato possono essere stati capibili nelle prime giornate (vista la partenza ritardata ed una squadra completamente nuova) ora sembrano tentativi che tolgono serenità ad un gruppo che ci è parso anche impaurito.

Il gol di Bellich al 6’ sembrava presagire ad una gara giocata in discesa, vista anche la pochezza tecnica della Vis Pesaro ma, come spesso capita, i rossoneri non trovano la forza di chiudere la partita e, non so quanto inconsciamente, arretrano e lasciano il pallino del gioco all’avversario di turno. Il ritmo della Lucchese, poi, è lento e compassato e gli ospiti marchigiani pur non facendo niente di trascendentale guadagnano campo. Il gol del pari, ripeto, è la fotocopia del secondo gol di Modena; palla sul secondo palo, Coletta che non esce in area piccola, difensore di turno che si fa saltare sulla propria testa, avversario che mette nel mezzo, per il più facile del tocco, sempre di testa, ad un metro dalla porta.

I rossoneri soffrono questo schema, possibile che nessuno se ne renda conto?

Nella ripresa la partita la fa quasi sempre la Lucchese, ma è un lento, infruttuoso, monologo.

Al 35’ la doccia fredda; angolo dalla destra d’attacco della Vis Pesaro, palla nel mezzo e Gucci anticipa tutti e insacca sul primo palo. Due cross in area, due gol subiti con una facilità irrisoria.

La Lucchese non ne ha più e, soprattutto, sembra non recepire più le indicazioni del suo allenatore; uno show, quello di mister Pagliuca, che non è passato inosservato. Il primo a farne le spese è stato Coletta, nell’immediatezza del gol dell’1-2, qualcuno ha visto addirittura un dito medio alzarsi verso la gradinata (sempre da parte di Pagliuca), poi è toccato ad altri giocatori che hanno preferito non rispondere alle “accuse” del mister.

Proprio il mister è finito, com’è logico nel calcio dopo una serie di risultati negativi, nell’occhio del ciclone e qualcuno ne ha chiesto a gran voce le dimissioni. La Curva ha chiesto, a più riprese, alla squadra di tirare fuori gli attributi e a fine gara c’è stato un incontro sotto la Ovest, con Bruno Russo seduto in panchina a testa bassa.

Staremo a vedere, sicuramente la Lucchese ha terminato tutti i bonus, chiamati sconfitte, se non vuole ritrovarsi come nella scorsa stagione. Serve un cambio di rotta immediato, non è più tempo di giustificare (come personalmente ho fatto fino ad oggi) pareggi regalati o, peggio ancora, sconfitte regalate; arbitri, sfortuna e varie, non possono più essere validi alibi.

La squadra deve trovare una sua fisionomia e non può ogni domenica “sopportare” esperimenti (oggi Frigerio ha fatto il tre quartista o vertice alto del rombo di centrocampo….). I ruoli raramente si inventano e, col senno di poi, sarebbe stato meglio farci giocare Belloni o Gibilterra (oggi per loro nemmeno un minuto). Eklu, monumentale a Modena, è stato spostato nuovamente nel ruolo di mezz’ala dove ha reso molto meno; la sua fisicità è fondamentale nel ruolo di play e li deve giocare. Troppi turn over, troppi cambi di modulo e di uomini, creano insicurezze.

Un cinque e mezzo come voto di squadra, con sufficienze soltanto per Bellich, Eklu e Fedato. Troppo poco.

La prima gara da vincere, è stata una misera sconfitta.

Riuscirà Pagliuca a raddrizzare la barca?

Giulio Castagnoli