LUCCHESE - RIMINI 2-1

La miglior Lucchese della stagione, almeno nella prima frazione, si impone sul lanciatissimo Rimini (2-1) e riscatta l’incredibile sconfitta di Fiorenzuola di una settimana fa.

Formazione ancora rivoluzionata, alla ricerca dell’undici base, cercando di capire anche i ruoli da assegnare (Di Quinzio ha agito centralmente, con buoni risultati) e alla ricerca del modulo più congeniale a questa rosa. Mister Maraia si dimostra tecnico abile e non si ostina a far giocare la squadra con il suo modulo preferito, vale a dire con il 3-5-2 e questo aspetto fa della Lucchese una squadra camaleontica, che può mutare assetto di partita in partita e anche in corsa, durante la stessa gara; a Fiorenzula con il 4-4-2, con il Rimini 4-3-3.

Parte meglio il Rimini, ma intorno al 15’ la lucchese prende in mano la gara e dominerà per tutto il primo tempo. Al 19’ il bel gol di Bianchimano, dopo azione sulla sinistra Visconti-Semprini e l’assist di Mastalli, con un preciso destro dal limite dell’area. I rossoneri macinano un buon calcio, assistiti anche da una condizione atletica in netto miglioramento e tengono i romagnoli schiacciati nella loro area. Sono due squadre simili, oltre che nel modulo, anche sotto l’aspetto fisico; in attacco Vano da una parte e Bianchimano dall’altra (due colossi), un centrocampo formato da brevilinei in entrambe le squadre.

In pieno recupero della prima frazione Tumbarello, uno dei migliori, fa ripartire l’azione e appoggia a Mastalli defilato sul centro-destra; il centrocampista lucchese avanza e grazie al lavoro sporco di Quirini che gli porta via l’uomo, finge di servirlo, si accentra e lascia partire un missile che si insacca nel sette. Un eurogol degno di altre platee.

Il doppio vantaggio rassicura i rossoneri, anche perché Tiritiello e compagni, hanno subito un solo gol a difesa schierata (male) nella gara contro il Pontedera.

Nella ripresa gli ospiti tengono da subito il pallino del gioco, ma cozzano contro contro il muro rossonero che questa volta non commette errori. L’azione dei romagnoli si spegne quasi sempre ai limiti dell’area lucchese, ma i rossoneri non hanno la lucidità per andare a mettere la gara in cassaforte.

Mister Maraia cambia la coppia d’attacco (dentro Romero e Ravasio, fuori Bianchimano e Semprini), poi cambia nel mezzo Visconti con D’Alena e Di Quinzio con Merletti (tornando alla difesa a tre) poi Quirini con Alagna.

La Lucchese non riesce più a tener palla e ripartire e, con il campo che si fa sempre più pesante, si limita a spazzare quando c’è la possibilità.

La gara si avvia alla fine quando nel secondo minuto di recupero Romero in fase difensiva va a chiudere su un cross dalla sinistra con la sfera che incoccia il braccio dell’attaccante lucchese; fallo involontario, ma rigore per le regole attuali. Santini accorcia dal dischetto. Non c’è tempo per altre azioni e i rossoneri si portano a casa una meritata vittoria.

Un sei più come voto di squadra, con prove importanti per Quirini, Tumbarello, Mastalli e Bianchimano, con gli ultimi due che devono trovare continuità, poiché nel secondo tempo sono calati visibilmente.

Si iniziano a vedere pregi e difetti di questa squadra, ma servono ancora alcune gare per dare un giudizio serio. Intanto la difesa sembra essere di un certo spessore. Dei sei gol subiti, quattro sono su calcio di rigore, gli altri due da un tiro da fuori (a Reggio la prima) e l’unico gol subito a difesa schierata, quello contro il Pontedera. Centrocampo e attacco hanno bisogno di altre valutazioni.

Ci sarebbe bisogno di un filotto importante, per dare certezze ed entusiasmo ad un gruppo tutto nuovo e, sulla carta, il calendario potrebbe cadere a fagiolo; dalla gara di domenica prossima a Montevarchi contro il San Donato Tavernelle, passando per l’impegno casalingo contro la Torres, finendo il trittico in trasferta contro la Recanatese.

Da queste tre gare, passa il giudizio su questa squadra.

Il tempo dell’amalgama e delle condizioni fisiche sta finendo, ora si fa sul serio.

Giulio Castagnoli