LUCCHESE - OLBIA 2-0
La Lucchese batte l’Olbia (2-0) e adesso attende le lungaggini della giustizia sportiva per sapere quando dovrà scendere ad Ancona.
Finisce tutto senza sorprese dell’ultim’ora, le posizioni in classifica restano immutate e c’è solo da attendere l’eventuale doppio deferimento al Siena che estrometterebbe i bianconeri dalla post-season a vantaggio della Recanatese; in quel caso andrebbero ai play off due neopromosse (Rimini e Recanatese) a dimostrazione del modesto livello di questo girone.
Nell’ultima gara di campionato, soltanto quattro squadre non avevano obbiettivi e tra queste c’era sicuramente l’Olbia, arrivata in toscana in una sorta di vacanza premio, con la testa liberissima per una meritata salvezza (girone di ritorno con un ritmo da play off).
La gara aveva poco da dire e poco ha detto; una passerella per due squadre che avevano già raggiunto i propri obbiettivi.
Lucchese in formazione inedita per evitare inutili cartellini a giocatori in diffida, in vista dei play off.
Rossoneri che con una vittoria farebbero un punto in più della scorsa stagione, ma non migliorerebbero la posizione di classifica (ottavo posto).
La bella giornata, un orario decente e, soprattutto, l’operazione “riempiamo il Porta Elisa” (biglietti ad un euro in tutti i settori) porta circa mille e seicento lucchesi sugli spalti.
Il doppio Ravasio (14’ e 77’) da la vittoria alla Lucchese e stende l’Olbia di mister Occhiuzzi; la gara è condotta quasi interamente dai ragazzi di mister Maraia che hanno rischiato poco.
Un sei politico come voto di squadra, con un punto in più a Ravasio per la doppietta.
Tot capita tot sententiae (tante teste, tante opinioni) e così mi piace analizzare, usando solo ed esclusivamente la mia testa, il campionato dei rossoneri. Andando contro tendenza, metto Maraia come uno dei principali artefici di questo buon campionato; il mister ha mantenuto lo stesso profilo sempre (a qualcuno non piace la sua pacatezza, preferendo magari i “colpi di testa” di qualche ex...), nelle vittorie come nelle sconfitte, non è mai andato sopra le righe e, alla fine, ha guadagnato il quarto play off su sei stagioni da allenatore in prima, indipendentemente dalla qualità della rosa che gli è stata affidata (in entrambi i casi, Pontedera e Lucca, non aveva la rosa del Real Madrid….) . E’ stato bravo a capire che doveva cambiare modulo, ha dato chances a tutti gli elementi della rosa, ha rivoltato come un calzino la poca qualità degli attaccanti centrali a disposizione ed infine si è inventato un modulo con il falso nueve (Panico). Ha sicuramente valorizzato elementi come Quirini, Alagna, Rizzo Pinna e Bruzzaniti su tutti, confermando la bontà di Benassai (lo aveva con se a Pontedera). Il suo equilibrio è stato determinante. Bravo!
Sempre andando contro tendenza, ma qui sono in buona compagnia, non ho mai capito (e mai capirò…) l’atteggiamento della stampa locale; troppo spesso ho letto parole come “miracolo”, “sogno” ed “entusiasmo” che hanno un peso sulla tifoseria, un significato ben preciso e sarebbero da utilizzare con parsimonia.
Sempre secondo il mio modestissimo parere, non è stato fatto nessun miracolo…..almeno che la Lucchese non centri la promozione in serie B attraverso i play off, nessuno a Lucca ha sognato (forse qualcuno inebriato dalla classifica quando la Lucchese era, momentaneamente, nelle primissime posizioni) e parlare di entusiasmo nell’anno dove si è raggiunto il minimo storico di presenze al Porta Elisa, mi è sembrato totalmente fuori luogo.
Un umile consiglio, da tifoso, per il futuro: un po' di equilibrio in più non guasterebbe (prendere spunto da Maraia).
Giochiamoci questi play off, consapevoli che non abbiamo niente da perdere.
Il futuro, per ora, può attendere.
Giulio Castagnoli
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