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LUCCHESE - SESTRI LEVANTE 1-3

La Lucchese fa harakiri e questa volta fa imbufalire tifoseria e società che, con decorrenza immediata e a tempo indeterminato, annuncia il ritiro.

Una serataccia, l’ennesima e non solo a livello meteorologico.

Ad una fase offensiva che difetta, usando un eufemismo, in fase realizzativa si è sommata una fase difensiva che, al netto delle condizioni fisiche di qualche interprete, ha manifestato più di una perplessità anche sul valore tecnico degli interpreti stessi. Lo scorso anno il livello del torneo era molto più simile ad un campionato dilettantistico e la cosa può aver indotto la nuova società ad errori di valutazione…

Il paradosso è che i rossoneri giocano anche un bel calcio, almeno nella prima frazione e tengono il Sestri Levante schiacciato nella propria area per almeno quaranta minuti. Alla “Sagra del gol sbagliato” partecipano un po' tutti, da Tiritiello (due volte, clamorosa la seconda) a Rizzo Pinna, passando da Magnaghi e quando non segni nemmeno su rigore (tredicesimo legno della stagione) il buon Gorgone, finito anch’esso sul banco degli imputati, può farci veramente poco.

Dopo una sequela di gol sbagliati la Lucchese passa in vantaggio con Yeboah (l’unico sufficiente insieme a Cangianiello) che finalizza una bella azione (18’). I rossoneri continuano ad attaccare, Magnaghi e Rizzo Pinna avrebbero le palle per il raddoppio ma, come spesso succede nel gioco del calcio, gol sbagliato gol subito e, come spesso succede alla Lucchese, alla prima mezza occasione degli avversari. Pane di testa incorna nell’angolo alla destra di Chiorra una punizione dalla sinistra del fronte d’attacco ligure (31’), con la difesa rossonera rigorosamente imbambolata.

I ragazzi di mister Gorgone si riportano in avanti e al 37’ usufruiscono di un netto calcio di rigore per una trattenuta su Cangianiello. Disabituati al tiro dal dischetto (secondo rigore a favore della stagione) ma abituati a colpire pali e traverse, Rizzo Pinna calcia non benissimo e colpisce il suo quinto legno personale.

Finisce la prima frazione con un pari che sta decisamente stretto alla truppa rossonera.

I primi venti minuti della ripresa ricalcano la prima frazione, Lucchese in continua propensione offensiva, con scarsa propensione realizzativa e così si arriva al 24’ quando l’ennesima dormita difensiva rossonera, con una goffa uscita di Benassai, si trasforma nel secondo tiro in porta dei liguri, con conseguente vantaggio degli uomini di mister Barillari.

Lucchese che si ributta in avanti alla ricerca (almeno) del pari; Anacoura, centonovanta centimetri delle Seychelles, si erge a protagonista e compie un paio di interventi prodigiosi, come al 42’ quando toglie dal sette una conclusione a colpo sicuro di Gucher.

Elementare l’azione del terzo gol degli ospiti; azione sulla sinistra, palla al centro e gol in corsa di Furno (43’).

I rossoneri non ci sono più.

Un cinque come voto di squadra, con sufficienze soltanto per Yeboah e Cangianiello. Dispiace per Chiorra e per Fazzi che, pur non avendo grosse responsabilità sui gol presi, vengono inghiottiti dall’imbarazzante prestazione difensiva.

Una mazzata tremenda che, come dice l’A.D. Lo Faso nel dopo partita, mette tutto e tutti in discussione.

La squadra? Detto della sopravvalutazione della rosa dello scorso anno (primo errore abbastanza grave…), si è ritenuto di intervenire poco; Gucher, e Cangianiello hanno sicuramente elevato il tasso tecnico di una squadra con pochissima qualità, ma non basta. L’attacco, uno dei più anemici del girone, mostra lacune sia nel reparto centrale, sia negli esterni (Fedato è praticamente perso, Guadagni si è perso e forse sarebbe meglio mandarlo a giocare, mentre Russo e Rizzo Pinna non possono giocare esterni), mentre la difesa non è quel bunker che tutti ci aspettavamo; l’innalzarsi del livello del campionato, ha riportato tutti (ma tutti ehh….) ad una dimensione sufficiente, ma non eccelsa.

Il mister? Alla prima esperienza diretta in un campionato vero, ha saputo dare un bel gioco alla squadra. Certo, se si sbagliano decine e decine di gol davanti alla porta, non è certo colpa di Gorgone. Alcune volte (anche ieri) ha provato ad inventare qualcosa per dare maggior forza penetrativa alla squadra, ma il materiale umano è quello che è… Sicuramente avrà sbagliato qualcosa, ci mancherebbe, ma non è sicuramente il principale responsabile.

La società? Costruire una squadra ambiziosa richiede investimenti importanti e, con tutte le problematiche del caso, grossi investimenti non sono stati fatti. Si è ritenuta “forte”, commettendo un errore, la rosa dello scorso anno e comunque erano in essere ben quattordici contratti tra giocatori e staff. C’è il mercato di riparazione e, mi si permetta, sarebbe il caso di dare un segnale forte ad una piazza ripiombata nella depressione. La questione Stadio sta facendo drizzare le antenne; soltanto con un impianto all’avanguardia ci sarà futuro per il calcio rossonero, inutile girarci intorno. Il progetto dell’Aurora Immobiliare, già in fase definitiva, risponde a tutte le esigenze del caso ed è l’unica soluzione percorribile. Il Gruppo Bulgarelle oggi c’è…..ma domani? Per questo ed altri motivi, non mi sembra il caso che lo stesso Gruppo metta il bastone tra le ruote ad un progetto, DEFINITIVO, che vede la Lucchese usufruire dell’impianto. Altre soluzioni ventilate non avranno mai l’avallo della tifoseria che, è bene ricordarlo, si ritroverebbe con un rudere di impianto “raffazzonato” con le poche risorse che il Comune potrebbe mettere sul piatto, ovviamente senza copertura (ieri sera, al di là degli scarsi risultati della squadra, in pochissimi hanno sfidato la serata uggiosa….), ovviamente con l’inutile fossato, ovviamente con un campo che fa pena…..un po' come mettere la cravatta al maiale!! Lo Stadio è il futuro del calcio a Lucca e sarebbe sicuramente un bel viatico per l’avvento eventuale di imprenditori in un futuro più o meno a medio-lungo termine.

Oppure vogliamo andare a Roma e non vedere il Papa?

Giulio Castagnoli

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