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FERMANA - LUCCHESE 2-1

La Lucchese dice addio alle pur flebili speranze di agganciare la decima posizione e lo fa nel peggior modo possibile.

Contro una Fermana (che anche contro gli svagati rossoneri ha dimostrato tutti i suoi limiti) con l’acqua alla gola, sarebbe servita un’altra squadra, con un altro atteggiamento; ma si sa…il valore di questa rosa è da medio-bassa classifica ed è inutile continuare ad incolpare il solito Gorgone. Seguitare a vedere gli errori del mister e non vedere gli errori macroscopici dei singoli (molto spesso, come oggi, imbarazzanti….) significa non essere onesti intellettualmente. Errori e atteggiamenti che, guarda caso, sono gli stessi identici della passata stagione.

Grazie a Dio il campionato sta volgendo al termine, perché ogni gara che passa mostra i limiti di questa accozzaglia gran parte figlia della rosa della scorsa stagione, con l’aggiunta di altro materiale di basso livello.

Mettiamoci anche una società che in questo momento, al di là di un paio di interviste sui quotidiani (dove per altro si confidava che i play off interessavano il giusto….) e della presentazione del nuovo sponsor tecnico, è assente con la squadra e lo staff, lasciati completamente soli.

La partita non ha mostrato nulla di che; i padroni di casa con un atteggiamento più aggressivo vista la posta in palio ed i rossoneri che cercano di sfruttare gli spazi che, inevitabilmente, i marchigiani lasciano. Dopo le prima schermaglie è la Lucchese a passare in vantaggio con una bella azione; la girata di Yeboah prende il palo interno e si insacca (16’). Sarà l’unico tiro in porta dei rossoneri.

Gara in discesa? Niente affatto, perché la Lucchese passerà quattro minuti da incubo; Chiorra compie due “paratone” su altrettante conclusioni (18’) ma dovrà capitolare sulla bomba di Paponi (20’) dopo che Tumbarello perde un sanguinoso pallone sulla tre quarti difensiva.

Qualche schermaglia, niente più e si arriva al 45’.

Nella ripresa la musica non cambia, stesso ritmo, stessi errori, stesse occasioni (zero) e si arriva mestamente verso la fine con gli ultimi dieci minuti, compreso il recupero (si giocherà fino al 52’…) che sono da incubo come i quattro minuti dopo il vantaggio rossonero. Al 42’ sandwich tra Sabbione e Quirini in piena area, con quest’ultimo che tocca l’avversario e con l’arbitro che concede il rigore. Chiorra ipnotizza Giovinco (fratello della “fornica atomica”…) e respinge di piede. Al 45’ i marchigiano segnano, ma l’arbitro annulla per fuorigioco. Al 50’ la difesa rossonera si fa trovare completamente sbilanciata (manco si stesse facendo un forcing forsennato alla ricerca della vittoria…..), Niang si invola tutto solo e beffa Chiorra in uscita per il gol che vale la vittoria.

Un cinque come voto di squadra, con sufficienze soltanto per Gucher e Yeboah, con Chiorra che merita un bel sette per aver limitato il passivo.

Anche se la matematica non condanna ancora Tiritiello e compagni, ci sarebbe voluta una vittoria nelle Marche per alimentare speranze. La stagione volge al termine con la consapevolezza, almeno da parte del sottoscritto, che la squadra debba essere rifondata quasi completamente; troppi elementi hanno mostrato la corda sotto tutti i punti di vista, tecnico, agonistico, caratteriale, fisico e andare avanti sperando che con tre-quattro innesti (tra cui il famoso bomber da venti reti…) si possa puntare in alto, significa auto-prenderci per i fondelli come, per altro, è successo la scorsa estate.

Ah, dimenticavo, l’operazione “bomber da venti reti”, ammesso che si riesca a contrattarlo, potrebbe costare una cifra tra i trecento ed i quattrocentomila euro, tutto compreso, cioè poco meno di un terzo del budget di questa stagione. La società è disposta ad investire una cifra del genere per un solo giocatore? Senza considerare che poi serviranno almeno una decina di giocatori VERI per puntare a vincere.

E’ già tempo di rifondare, perché a niente serviranno le gare con Carrarese e ad Ancona…..e non è sicuramente colpa dei tifosi anche oggi, come ieri, stoici….unici….

Giulio Castagnoli

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