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SPAL - LUCCHESE 2-3

La Lucchese si rialza dopo la sconfitta interna contro il Gubbio e sfata il tabù del “Paolo Mazza” che durava da ben ottantotto anni! Il risultato, meritato per i rossoneri, è frutto di due difese (o se preferite, due fasi difensive) assolutamente da rivedere; morbidissima quella estense, con i rossoneri che avrebbero potuto dilagare (il gol del possibile 4-2 di Costantino, annullato incomprensibilmente dal guardalinee posizionato nella stessa posizione del gol annullato lo scorso anno…ma era il solito?) da registrare quella lucchese, con Mirco Antenucci che ha rischiato la tripletta, miracolo di Palmisani, proprio il giorno del suo quarantesimo compleanno. La S.P.A.L. è un cantiere aperto con giocatori importanti, anche se datati, arrivati dopo la chiusura del ridicolo mercato, mentre la Lucchese è alla ricerca del miglior undici da considerare titolare con gli innesti di Catanese e Saporiti che sembrano aver dato fisicità, esperienza e fantasia. Partono meglio i padroni di casa, ma è la Lucchese a passare in vantaggio alla prima occasione; buon lavoro sulla sinistra di Antoni e palla al centro per l’incornata vincente di Costantino (8’). Dieci minuti e Tumbarello e soci raddoppiano; bello il filtrante di Saporiti per Quirini, nella insolita posizione da vero centravanti, con l’esterno che batte Melgrati in uscita (18’). La sensazione è che come i rossoneri affondano per i bianco azzurri sia notte fonda e infatti, prima del duplice fischio, c’è gloria per l’altro lucchese purosangue (Antoni) che spinge in rete un assist un po' masticato di Saporiti (41’). Partita in cassaforte? Teoricamente si, praticamente no. La Lucchese si abbassa e nel mini forcing sul finire del primo tempo subisce il gol del 1-3 a difesa schierata, dove sbagliano un po' tutti. Si va comunque al riposo con un tranquillizzante 3-1. Ad inizio ripresa i padroni di casa, com’era ovvio attendersi, ci provano ma non trovano soluzioni, nonostante gli ingressi di El Kaddouri (ex di Empoli, Torino, Napoli) e di Bidaoui (ex di Parma, Spezia, Ascoli, Frosinone). Al 15’ Quirini si fa cinquanta metri di campo praticamente incontrastato ma sull’uscita di Melgrati calcia di poco fuori la palla del possibile ko. Passano sei minuti e i padroni di casa riaprono clamorosamente la contesa; azione sulla destra e palla sul primo palo dove Gasbarro si fa anticipare dall’inossidabile Antenucci per il gol dell’ 2-3. Al 30’ Costantino avrebbe richiuso la partita, ma il guardalinee annulla clamorosamente un gol apparso regolarissimo (c’è un giocatore spallino sul primo palo che tiene in gioco l’attaccante rossonero). Quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare…e così entra in scena Palmisani; al 34’ devia in angolo una mezza rovesciata del solito Antenucci, mentre al 42’ sventa d’istinto (di piede) un tiro beffardo di Zammarini. Scampato il pericolo la Lucchese tiene alla larga i padroni di casa e stavolta non c’è nessuna beffa che possa togliere un’importante vittoria. Un sei e mezzo come voto di squadra, con mezzo punto in più per gli autori dei gol Costantino, Quirini ed Antoni. La palma del migliore va a Palmisani che salva il risultato sul finire, dimostra di essere un leader esultando ad ogni suo intervento, perdendo furbescamente tempo (ammonizione spesa bene) ed andando a festeggiare arrampicandosi sotto il settore dei tifosi rossoneri. Una vittoria che ci voleva per tamponare le già tante critiche alla società, alla campagna acquisti, al mister. Ovviamente è ancora presto per dare un giudizio sulla squadra e sul campionato, anche se sembra molto livellato. Tra una settimana la gara interna con il Rimini (lunedì 19/09 ore 20,45) cercando di dare continuità. Giulio Castagnoli

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