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ASCOLI - LUCCHESE 1-2Una bella Lucchese espugna, per la prima volta nella sua storia, il “Del Duca” di Ascoli e lo fa con pieno merito, con il risultato che sta addirittura stretto alla Gorgone Band. Dal primo minuto fino al novantacinquesimo, sono infatti Tumbarello (il migliore) e soci che fanno la partita al cospetto dei più titolati avversari (Adjapong, Marsura, Tremolada e Corazza su tutti…). L’assenza di Costantino obbliga Gorgone a scelte coraggiose, che si riveleranno azzeccate; Magnaghi in panchina (apparso statico e non in forma nello spezzone contro il Rimini) e dentro Fedato a fare il falso nueve. Nella prima frazione i padroni di casa non creano niente di pericoloso, mentre la Lucchese crea buone occasioni con tiri da fuori (Saporiti 8’, Catanese 19’, Tumbarello 25’); al 28’ clamoroso episodio in area ascolana, con Fedato falciato in piena area mentre sta per calciare. I ragazzi di mister Gorgone (squalificato, in panchina Testini) non buttano mai via il pallone, escono sempre con il fraseggio e giocano con personalità, merce rara nella città dell’Arborato Cerchio. Si chiude la prima frazione con i rossoneri che, ai punti, avrebbero meritato il vantaggio. La ripresa segue la traccia della prima frazione, con la Lucchese che fa la partita. Occasionissima per Tumbarello (10’) che chiude una bella azione sulla destra, con perfetto cross di Quirini, ma calcia clamorosamente alto. E’ il preludio ad un’altra occasionissima per i rossoneri; il millimetrico lancio di Welbeck trova uno scatenato Antoni sull’out di sinistra che entra in area e scarica un missile che si stampa sul palo interno, con la porta che sta ancora tremando (11’). Scampato il pericolo i marchigiani (fischiati dal proprio pubblico) provano ad imbastire qualcosa che possa impegnare l’inoperoso Palmisani, ma sarà un fuoco di paglia. Al 23’ Quirini si guadagna una punizione dai venticinque metri, in posizione leggermente decentrata; il calcio di Saporiti è da altre categorie e la palla, calciata forte, si insacca all’incrocio dei pali. Il meritatissimo vantaggio lucchese dura però soltanto pochi giri di lancetta e, nella prima occasione di tutta la gara, Corazza fa gol da due passi sfruttando un cross dalla sinistra (27’). Ora l’inerzia psicologica del match è a favore dei ragazzi di mister Carrera. Tre sostituzioni in casa rossonera che non cambiano l’assetto in campo; fuori uno stanchissimo Quirini, Saporiti e Fedato, dentro Gemignani, Sasanelli e Selvini (31’). Il pari “raccattato” in quel modo, sembra accontentare i padroni di casa, mentre i rossoneri si sentono in credito con la fortuna e defraudati di due punti. Infatti ricomincia il solito fraseggio ben fatto, con l’out di destra che impensierisce l’impaurita difesa locale. All’89’ su azione da calcio d’angolo, a dimostrazione che la Lucchese non ha difeso il comunque buon pari ad Ascoli, nasce l’azione del rigore; non è ben chiaro se il guardalinee segnali la trattenuta ai danni di Sasanelli o un mani di Alagna su tiro di Frison, fatto sta che l’arbitro indica il dischetto. Ci si chiede chi sia il rigorista in casa rossonera, ma Sasanelli (che probabilmente si è guadagnato il penalty) dimostrando coraggio si incarica della battuta e spiazza Livieri. E’ il gol della meritatissima vittoria e la corsa di quasi cento metri del giovane attaccante rossonero sotto il settore dei grandissimi tifosi rossoneri vale più di mille parole. Nel recupero c’è il tempo per l’espulsione di Frison (entrata a gamba tesa) con il rosso diretto, ma la gara si chiude con il trionfo lucchese. Una Lucchese sontuosa che non può prescindere dal trio dei centrocampisti centrali; non a caso Tumberello, Welbeck e Catanese sono risultati tra i migliori. Un sei e mezzo come voto di squadra, con Antoni e appunto Tumbarello e Welbeck che meritano un punto in più. Una Lucchese da trasferta? Oggettivamente sembrerebbe di si; degli otto punti in classifica, ben sette sono stati fatti lontano dal Porta Elisa, dove i rossoneri hanno racimolato un punto sui sei a disposizione. Il motivo? Sicuramente il fatto che, in trasferta, sono quasi sempre i padroni di casa a dover fare la gara, mentre in casa gli avversari si chiudono e lasciano meno spazi alla manovra rossonera. Starà a mister Gorgone ed al suo staff trovare le contromisure per iniziare a vincere anche al Porta Elisa. A tal proposito, due gare in casa in cinque giorni (Pianese e Milan Futuro) per capire meglio dove questa Lucchese, grinta, cuore e bel gioco, potrà arrivare. Giulio Castagnoli
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