23 novembre 2010 20:30-un bell'articolo di gino mazzei
Da tempo stiamo dicendo che ci sono
diversi situazioni che la Lucchese dovrebbe
chiarire. Quello che è successo
domenica scorsa, e mi riferisco alla
vicenda-Mariotti, non è altro che una
conseguenza di tutto questo. Prima
però, per capire meglio il mio pensiero, è doveroso fare
un passo indietro e partire dal momento dell’esonero di
Favarin. Le dichiarazioni del tecnico pisano sono state
il detonatore: le sue accuse non potevano passare
inosservate. Gli effetti sono stati molteplici. La stampa
(o parte di essa) è stata accusata all’interno della
Lucchese di aver preso le parti di Favarin, solo per
avergli dato lo spazio per esprimere le proprie idee. Il
fatto che poi sia stato accolto bene Indiani, gli sia stato
creato (mediaticamente parlando) un ambiente il più
possibile positivo (nonostante che i tifosi non abbiano
gradito il suo arrivo), non è stato assolutamente
a p p re z z a t o … I giocatori si sono poi come coalizzati
contro l’ex- tecnico, una reazione peraltro legittima,
visto cosa aveva detto di loro Favarin. I tifosi hanno
letto, hanno cercato di capire, hanno preso però
posizioni, più o meno giuste, più o meno esagerate. Sui
muri internettiani così abbiamo iniziato a leggerne di
tutti i colori, persino scambi di invettive tra tifosi e i
giocatori. Roba da matti. I cattivi risultati della
squadra non hanno portato però a nessun di tipo di
contestazione reale. Anzi, l’incitamento c’è sempre
stato, come pure i fischi quando le cose non sono andate
bene. Cosa è poi successo all’interno della squadra e di
chi la gestisce ? Si è usato questo clima per alimentare
una sorta di chiusura ermetica verso l’esterno, vedendo
nemici e pericoli anche dove non c’erano. Un qualcosa
che ha sicuramente dato forza e compattezza, ma che
ha altresì creato una situazione esterna davvero non
piacevole. Ecco così la vicenda-Mariotti, l’accusa che
viene fatta di aver dato troppo potere ai giocatori, una
sorta di fossato che separa squadra e staff dalla città.
Una situazione che non va assolutamente bene. I tifosi
della Lucchese hanno dimostrato civiltà, un attaccamento
incredibile, potranno anche esagerare talvolta
con le critiche, ma pensiamo a cosa succede in altre
piazze. Vanno dunque rispettati per ciò che rappresentano.
Un giocatore non può andare a “c o n f ro n t a r s i ” su
facebook e a fare minacce. Non può scendere su questo
piano. Altrimenti qua non si va da nessuna parte.
Rispetto dei ruoli, professionalità, un salto di qualità
serve a tutti i costi. Ora non resta che capire cosa voglia
fare la società. Lascerà che vada avanti questo clima di
tensione tra giocatori, stampa e tifosi, oppure favorirà
azioni di chiarimento che potrebbero essere utili alla causa.....