il primo sito non ufficiale dedicato alla Lucchese

19 Settembre 19.10 - Lucchese-Cosenza 0-1 Il commento di Giulio


La Lucchese stecca alla 5° giornata, contro un Cosenza rimaneggiato ma fortunato. Commentare la sconfitta di oggi è quanto mai difficile, per cui mi baserò su quelli che sono gli episodi che l’hanno causata. I rossoneri si presentano con un pò di novità e qualche “sorpresa”: centrocampo a cinque, senza tre quartista (Grassi in panchina) e con la coppia d’attacco titolare, Biggi e Marotta, anche se non al meglio della condizione. Il Cosenza gioca con una fitta ragnatela a centrocampo, con addirittura Musca piazzato a uomo su Carloto e la scelta di Mastro Favarin di schierare più uomini nel mezzo, sembra azzeccata, anche se la truppa sembra snaturata. Raramente, o forse mai, il mister ha rinunciato al tre quartista in questi tre anni.

Si capisce subito che non sarà una passeggiata, come accaduto nelle prime tre giornate di campionato; la Lucchese, d’incanto, perde quella spinta, quell’ardore, quella voglia, quella fame, che l’hanno portata lontano, molto lontano. Si giochicchia, si gigioneggia, si cerca la giocata difficile, piuttosto di quella facile, con i difensori che portano palla fino alla tre quarti per poi perderla e lasciare la difesa sguarnita (vero Bertoli?).

Il match risulta equilibrato, la Lucchese non crea grossi problemi al Cosenza, se non in un paio di mischie, mentre gli uomini di Stringara si chiudono e ripartono, ma è Pardini a salvare con un uscita disperata la propria porta.

Solo un episodio può sbloccare la contesa e alla mezz’ora l’evanescente Michelotti, trova il sistema di causare un rigore ingenuo su un’azione praticamente finita degli ospiti: salta fuori tempo e tocca nettamente il pallone con un braccio; l’arbitro non vede, anche perché non se l’aspetta vista la dinamica dell’azione, ma il guardalinee sbandiera come fosse al Palio. Rigore e Mazzeo spiazza Pardini.

Ora si che gli ospiti si chiudono, ma su un calcio d’angolo battuto malissimo dalla Lucchese, hanno la palla del ko ma Degano (l’ombra di se stesso…) solo davanti a Pardini spara fuori.

Nella ripresa la musica cambia; i rossoneri si buttano caparbiamente in avanti e iniziano a creare occasioni, come quando Biggi salta due difensori e da posizione defilata calcia sull’angolo opposto sfiorando il “sette”. Iniziano le mischie e il Cosenza non passa più la metà campo. La lucchese colleziona calci d’angolo a ripetizione (tant’è che il sottoscritto ha perso il conto….), ma non ha la necessaria lucidità. La “frittata arbitrale”, l’ennesima di questa stagione che a differenza delle altre incide sul risultato, avviene quando su un contrasto tra Marotta ed il difensore centrale l’arbitro indica il dischetto, con il segnalinee (lo stesso “sbandieratore” che ha visto il rigore di Michelotti) che si posiziona, come sui calci di rigore, lungo la linea di fondo. I giocatori del Cosenza, come di prassi, protestano e questa volta convincono il segnalinee che a sua volta convince l’arbitro; da rigore a calcio d’angolo, ma non è la stessa cosa……….

Roba mai vista…..nel primo tempo, arbitro non vede e vede il segnalinee…..nel secondo tempo, arbitro vede e non vede il segnalinee. Morale della favola? Arbitro senza palle e ha arbitrato il segnalinee! In 38 anni di Porta Elisa questa mi mancava…..

La Lucchese però non è lucida, nemmeno quando resta in doppia superiorità numerica per le espulsioni dell’ex giocatore Degano e di Matteini; la palla non entra, vuoi per i meriti di Petrocco, vuoi per i demeriti dei rossoneri. Ci provano tutti, ma con poca convinzione, come quando Pezzi non riesce a spingere il pallone dentro a porta vuota o come quando Baldanzeddu stoppa di petto in erea, davanti alla porta e partorisce un tirettino che rimbalza dieci volte prima di spegnersi a fondo campo; c’è sempre un piede, una deviazione, un rimpallo…..

Si prova anche la carta Taddeucci, ma non arriva un cross che possa chiamarsi tale; tutti crossettini (Petri non ne ha indovinato uno che uno…) facili preda dei difensori.

Dopo 5’ di recupero (pochi, visti gli infortuni, le sei sostituzioni e i “siparietti” sul ghost-rigore e sulle espulsioni) l’ennesimo arbitro mediocre fischia la fine.

Peccato, ma non è successo niente di drammatico. La società ha fatto una scelta giusta puntando sui giovani, ma oggi un Alessio Mariotti avrebbe fatto molto più comodo del giovane Petri; ecco un difetto acuito oggi: gli esterni di centrocampo non all’altezza.

In una strana sconfitta, tante sono le scusanti e i motivi…dalla non perfetta condizione fisica del duo delle meraviglie Biggi-Marotta, all’approccio floscio alla gara, alla non cattiveria sotto rete e, dispiace, al rigore assurdo causato da Michelotti.

Tra i tanti record che detiene questa squadra, ce n’è uno che sta diventando una barzelletta; nonostante i rossoneri giochino un calcio offensivo e si schierino con due-tre attaccanti, è un campionato e mezzo che non assaporano la gioia di tirare un calcio di rigore tra le mura amiche…

E se quando te lo danno, poi lo levano, diventa una comica………

Avanti con fiducia e FORZA RAGAZZI!!

Giulio Castagnoli         

Club Cuore Rossonero A.S.D. - Via Romana, 74-76 54012 Capannori (LU) - C.F 92038650468 P.IVA 02099850469