LUCCHESE - FORTIS JUVENTUS 0-0

Niente da fare, ci risiamo. La Lucchese non riesce a superare nemmeno la Fortis Juventus, in quella che è diventata la “maledizione del Porta Elisa”.

Nella giornata che ha visto mister Innocenti “dare i numeri”, di maglia e di ruolo, in barba al credo calcistico “squadra che vince, non si cambia”, abbiamo assistito ad un vero e proprio tourbillon di moduli e di uomini che non sono serviti a schiodare lo 0-0 iniziale.

Ai punti, i rossoneri, avrebbero anche meritato la vittoria, ma i treni passano in continuazione e la Lucchese sembra non avere la forza di salirci sopra, ne con le buone, tanto meno con le cattive (non ha le caratteristiche di squadra di rango).

Ne esce un pareggio che è un’altra mezza sconfitta (insieme allo 0-0 contro il Formigine), dal momento che gli uomini di Innocenti non riescono ad approfittare del pareggio del Pro Piacenza in quel di Riccione, non approfittano dello scontro diretto tra Massese e Tuttocuoio (per altro non disputato per impraticabilità del campo), si vedono raggiungere da Spal e Pistoiese in un’ammucchiata a 36 punti dove è anche facile uscire dalla zona play off (dal momento che Spal e Massese devono recuperare una gara).

Si inizia con la sorpresa Galli; l’ultimo arrivato (con il numero 7) viene schierato difensore di sinistra, Rossi a destra e l’inedita coppia centrale formata da Angeli e dal rientrante Espeche. Ma le novità più incomprensibili (per noi umani…) riguardano il centrocampo: una specie di rombo con Aliboni vertice basso, Chianese e Redomi interni e, udite udite, Carli a fare il rifinitore dietro le due punte Canalini e Chiarabini. Con il passare dei minuti, il modulo diventa un 4-3-3. Le giustificazioni del dopo gara, non mi convincono per niente e grazie a Dio non abbiamo dovuto sorbirci il tormentone dei “…dieci avversari dietro le linea della palla…”. La Lucchese, purtroppo, non ha una sua caratteristica di squadra; si vive sul lancione dalle retrovie e si spera……ma chi visse sperando……..

Ad inizio ripresa, squadra stravolta ancora; Angeli torna a sinistra, Galli va a destra e la coppia centrale difensiva diventa Aliboni-Rossi. Espeche va a centrocampo, formando il terzetto con Redomi e Chianese, invariato l’attacco.

Innocenti parla di un campo dove era impossibile giocare (giustificando il non utilizzo di Conti, uno dei migliori a Budrio), ma il terreno era pesante, non impossibile e giustifica, sempre per colpa del terreno, lo spostamento di Carli in avanti; per lo stesso motivo, era il caso di inserire Pettrone, viste le sue caratteristiche fisiche? Chianese (il migliore), non avrebbe fatto comodo dietro le punte, dal momento che è l’unico capace di saltare l’uomo? Aliboni, l’unico possente fisicamente e dotato del tiro da fuori, era necessario relegarlo a fare il difensore centrale? Conti, uno dei migliori a Budrio e l’unico capace di dare geometrie, ha fatto qualcosa di grave per non giocare dall’inizio?

Tutte “chiacchiere” e domande inutili, per carità; le uniche “certezze” vengono inesorabilmente dai numeri. Della classifica abbiamo già parlato, con la Lucchese “virtualmente” fuori dai play off; i numeri, impietosi, dicono anche che i rossoneri hanno fatto, nelle gare casalinghe, diciassette punti sui trentatre disponibili, con una media di 1,54 punti a partita, una miseria. L’attacco è il meno prolifico delle prime sei squadre in classifica, mentre la difesa regge il confronto.

La Lucchese perde treni in continuazione e, questa volta, perde pure i pezzi; Aliboni verrà squalificato per la gara di Fidenza, mentre Carli e Chianese sono entrambi con il setto nasale fratturato.

Cinque e mezzo come voto di squadra; Chianese (corre come un pazzo per tutta la gara) merita un otto. Bene Galli e Rossi. Bene anche Angeli.

Visti gli innumerevoli “treni” passati e viste le difficoltà nel salirci sopra, non ci resta che sperare…che anche le coincidenze ritardino…

Giulio Castagnoli