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LUCCHESE - ANCONA 1-2

La solita Lucchese sconclusionata regala altri tre punti e si lecca le ferite per la terza domenica consecutiva,

Altra sconfitta al Porta Elisa e questa volta, da salvare, c'è ben poco....compresa la prestazione (squallida); altre volte, come domenica scorsa a Pistoia, i rossoneri erano stati in partita ed anzi, per primi erano andati vicini al gol.

La squadra, in formazione tipo, non è stata all'altezza sin dalle battute iniziali; attacco nullo, centrocampo sempre in difficoltà (causa la cronica inferiorità numerica alla quale si presta il modulo...), difesa imbarazzante, compreso un Di Masi che sembra aver perso lucidità e sicurezza.

Un mix devastante, che relega la Lucchese in fondo alla classifica con alla vigiglia due gare in trasferta.

Sorprende anche la tranquillità del Presidente Bacci; in altri momenti avrebbe fatto saltare la scrivania della sala stampa, questa volta, invece, ha dispensato fiducia da tutti i pori, dichiarandosi “assolutamente tranquillo...”.

Oltre alle problematiche sopra citate (come se non bastassero quelle), c'è da registrare un certo nervosismo che attanaglia la squadra, con Pozzebon resosi protagonista di un battibecco con la gradinata e, forse, anche con la curva a fine partita.

Una domanda: da cosa nasce cotanta presunzione?? Mah..........

La gara è stata dominata letteralmente dall'Ancona per un'ora, con due reti e almeno due miracoli di Di Masi; i dorici affondano a piacimento in una difesa scellerata, sbagliano l'impensabile là davanti e tengono in partita (si fa per dire....) una Lucchese incapace di concludere seriamente verso la porta avversaria.

Anche Baldini ci mette del suo; toglie uno dei tre centrocampisti (Monacizzo) e inserisce Terrani. Squadra spaccata in due (voragini a centrocampo) con il serio rischio di prendere un'imbarcata.

Allora ci pensa Konate a ridare speranze all'avvilito popolo rossonero; in vantaggio sulla palla, si fa superare da Bianconi e lo stende quasi sulla linea di fondo. Rigore, secondo cartellino giallo per il colored ed espulsione.

Pozzebon realizza e la gara, miracolosamente, si riapre.

Sarà un fuoco di paglia, perchè nonostante la superiorita numerica i rossoneri non riusciranno (in oltre mezz'ora) a buttare la palla dentro.

Una traversa scheggiata da Benvenga (il migliore nel grigiore generale) e un colpo di testa di Mori di poco fuori, sono le scarne occasioni avute in superiorità numerica.

A questo punto, il problema principale, è rimettere insieme i cocci di una squadra che, lentamente, ha perso certezze e tranquillità; a parte la scoppola di Ferrara, la squadra ha sempre giocato, mentre in queste tre sconfitte consecutive, si è vista un'involuzione preoccupante.

La squadra prende gol sistematicamente (e l'ha fatto anche in quasi tutte le amichevoli estive, comprese gare con squadre di categorie inferiori....), a centrocampo va spesso in difficltà (vuoi per il modulo, vuoi per mancanza di fisicità) mentre l'attacco non farebbe male nemmeno ad una mosca (escludendo i gol alla “barzelletta” Lupa Roma, i rossoneri hanno realizzato tre gol in sei partite, compreso il gollonzo contro il Prato ed il rigore di oggi....).

Senza polemica, ma se si prendono due centravanti che hanno realizzato (nei professionisti) sette gol in due, sarebbe presuntuoso pensare all'esplosione dell'uno o dell'altro......

L'unico che in categoria ha sempre segnato con una certa regolarità, è il discusso Fanucchi che, comunque, mai è andato in doppia cifra nei professionisti.

I discorsi sono tutti controvertibili, ma sui numeri non si scherza! E quelli sono impietosi......

Un quattro e mezzo come voto di squadra, con sufficienze soltanto per Mingazzini (quanto durerà a farsi un culo così?), per Benvenga (ha corso e spinto come un forsennato) e per Sartore (l'unico là davanti in grado di impensierire la difesa avversaria e autore di assist, ovviamente, non sfruttati).

L'impressione personale (e non solo) è che si sia rotto qualcosa all'interno dello spogliatoio rossonero; qualcosa è successo e, a differenza del passato e giustamente, niente trapela.

Bacci, ripeto, stranamente sereno, dice “....pancia a terra e lavorare....”

Di sicuro, a terra, c'è il morale dei tifosi, avviliti, delusi, increduli......ma educati! A fine gara, nonostante l'ennesima sconfitta, nessun fischio, cori d'incitamento da parte di una commovente Curva Ovest e, addirittura, applausi! Più di così.........

Un po meno di presunzione da parte di tutti (qualcuno è veramente fuori luogo) e come dice Bacci “PANCIA A TERRA E LAVORARE”.


Giulio Castagnoli  

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