ENTELLA - LUCCHESE 0-0

Buon pareggio, in ottica salvezza, della Lucchese in quel di Chiavari. I rossoneri sono la bestia nera dei liguri, se è vero com’è vero che negli ultimi tre anni, da quando l’Entella è retrocessa in Serie C, c’è stata una sola vittoria dei biancocelesti su sette gare disputate. La gara si presentava come difficile, quasi proibitiva, dopo tre giorni di fuoco passati tra la sconfitta interna contro lo schiacciasassi Pescara (se continua così e se le antagoniste si chiamano Entella, festeggerà la promozione in serie B a febbraio…) e le varie polemiche, in rete, su società e allenatore. A tal proposito, per chi non lo avesse ancora capito, i social sono uno strumento che personalmente detesto, ma che inesorabilmente fa parte della storia moderna; viene usato a proposito e, spesso, a sproposito anche da dirigenti, allenatori e giocatori, pertanto possono usarlo anche i tifosi. Nel calcio che fu, le eventuali critiche al mondo pallonaro venivano fatte attraverso carta stampata e quei pochi canali televisivi esistenti, mentre oggi la carta stampata non esiste quasi più, sostituita da siti web che danno notizie in tempo zero, e le molte televisioni, quasi tutte a pagamento, finanziano il calcio… La Lucchese ha fatto la sua parte e, come sempre è successo quando non subisce reti, nemmeno le fa; ogni volta che i rossoneri sono rimasti con la porta inviolata, la gara è terminata 0-0. L’Entella da parte sua ci ha provato, ma è apparsa lontana parente dall’essere una delle pretendenti alla vittoria finale; se tra la Lucchese e il Pescara ci sono due categorie di differenza, tra i liguri e gli abruzzesi ce ne sono…una e mezza. Gorgone ritrova i suoi uomini migliori di questo scorcio di stagione con Antoni, Quirini e Tumbarello che risultano insostituibili con il parco giocatori attuale e la squadra trova giovamento, tornando ed essere equilibrata e tenendo bene il campo. La cronaca è abbastanza scarna; nella prima frazione l’Entella si fa più intraprendente (pericolosa sarebbe un parolone…) ed impegna l’attento Palmisani che riscatta l’incertezza sul primo gol del Pescara di tre giorni fa; mezze occasioni per Casarotto (22’), per l’ex Tiritiello (traversa scheggiata al 23’) e per Lipani (28’) controbilanciate da una punizione di Saporiti allo scadere della prima frazione (46’). Tutto qui. Nella ripresa soltanto un paio di azioni degne di nota; la prima capita a Parodi (16’) con Palmisani attento e, un minuto dopo, è Magnaghi che si defila e calcia forte, ma la palla passa non molto lontana dai pali liguri. La gara è più battagliata che giocata, con i padroni di casa che tentano un mini forcing sul finire della contesa, ma se si esclude un traversone nei minuti di recupero, Palmisani dorme sonni tranquilli e la gara termina con un punto che fa classifica. Un sei come voto di squadra, con mezzo punto in più per Welbeck e Tumbarello. La palma del migliore va a Palmisani. Gorgone sembra essere riuscito a compattare la squadra che ha lottato come sempre in questo scorcio di stagione, nonostante un piccolo screzio tra il mister e Saporiti (che aveva combinato poco fino a quel momento) al momento della sostituzione. Molte voci e altrettante cazzate girano nella Città del Pettegolezzo (o dell’arborato cerchio) che vedrebbero fantomatici imprenditori locali farsi carico di spese, addirittura stipendi, senza nemmeno essere soci; una sorta di Onlus in soccorso del Gruppo Bulgarella. La fantasia non costa niente e, da buoni lucchesi, la usiamo a quattro mani. La società? The sound of silence… Giulio Castagnoli

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