TERNANA - LUCCHESE 5-0

La Lucchese perde, com’era nelle previsioni, a Terni e lo fa in malo modo con un quasi tennistico 5-0. Al termine della partita mister Gorgone (responsabile al 10% di questa pessima situazione) rassegna le proprie dimissioni, cercando di dare una scossa ma la squadra ed il Direttore Sportivo, si dice, si oppongono a tale decisione; la Gost-società, telefonicamente (e questo la dice lunga sulla non presenza fisica di questa proprietà…) contatta Gorgone e rimanda la decisione. Morale della favola sarà la giornata di domani, lunedì, a darci la risposta. Sicuramente ci vuole una scossa qualsiasi essa sia ed in questi casi, con una squadra da cinque meno in pagella, con il mercato ancora distante un mese e mezzo, con i probabili bassissimi eventuali investimenti a gennaio, non potendo cambiare venti giocatori, sarebbe l’allenatore a pagare ingiustamente per tutti. Ricordo che la squadra, nei quindici-sedici elementi che più o meno hanno sempre giocato, ha una presenza media (non partita, presenza…) negli ultimi quattro anni bassissima; soltanto tre giocatori hanno più di venti presenze medie e quindi nemmeno loro possono essere considerati titolari nelle squadre dove hanno giocato. In buona sostanza i titolari della Lucchese, negli ultimi quattro anni, erano riserve altrove…e se mettiamo nella “black-list” anche l’investimento lordo, apparso su un quotidiano locale in settimana (1,7 milioni) si capisce benissimo come questa sia una squadra che, numeri alla mano, dovrà lottare con le unghie e con i denti per mantenere la categoria. Il problema è anche questo…una squadra che, tanto lentamente quanto inesorabilmente, ha perso le unghie ed è totalmente sdentata. Della partita c’è poco da dire. Pronti via (10’) e la “Casa del Regalo” o se preferite “La banda del buco” cincischia in difesa (che novità…) Antoni perde palla al limite e da lì nasce l’eurogol di Cicerelli. La Lucchese si riorganizza e sembra in partita, creando occasioni con Frison da fuori (12’), con Saporiti (19’), con Magnaghi e miracolo di Vannucchi (25’), con Saporiti ancora (30’), ma appena la Ternana riesce ad uscire dal mini forcing rossonero, trova il raddoppio su un’altra topica difensiva rossonera (stavolta è il duo Cartano-Quirini) che regala il comodo raddoppio a Cicerelli (40’) chiudendo di fatto le ostilità. Del secondo tempo meglio non commentare, se non che la Lucchese, come accaduto a Perugia e a Campobasso, molla gli ormeggi e si rende ridicola anche sotto il profilo strettamente numerico. Un quattro e mezzo come voto di squadra con sufficienza soltanto per Magnaghi, l’unico che ci prova (facendo compiere un paio di miracoli a Vannucchi) e che fa capire agli avversari di non essere andato nella bellissima Umbria in gita di piacere. La palla, continuando in gergo calcistico, passa alla Gost-società che deve chiarire obbligatoriamente a che gioco sta giocando, visto che con il calcio ha poco o niente a che fare. Il progetto Bulgarella va avanti? Se si, come? Non si possono più nemmeno accettare frasi tipo “…dipende dalle condizioni del Presidente…” (al quale va tutta la nostra vicinanza ed i migliori auguri di una pronta guarigione) perché il tempo scorre inesorabile e non è così magnanimo da aspettare chicchessia. La società è in vendita? Se si, a che punto siamo? Perché se è vero com’è vero che si tratta di società private, le società calcistiche hanno sempre dietro una città intera, le Istituzioni della stessa e, primariamente, la passione di generazioni di tifosi. Secondo il mio modestissimo parere, dobbiamo chiedere un incontro serio dove sviscerare le problematiche sopra esposte; abbiamo diritto, avendo sottoscritto l’abbonamento o pagando il biglietto, di sapere le cose precise perché in fondo siamo degli “azionisti” ed abbiamo dato fiducia a chi, in questo momento, la sta tradendo non tanto per i risultati sul campo (anche se basterebbero quelli…) ma soprattutto per la mancanza di chiarezza. Aspettiamo risposte da coloro che si sono sempre dichiarati uomini di parola, del fare e non del dire. Giulio Castagnoli

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