VIS PESARO - LUCCHESE 2-1

Altro giro, altra corsa, altra sconfitta e la Lucchese non riesce a dare continuità.

Nella gara odierna al “Benelli” di Pesaro, in maniera ancora più marchiana di altre volte, la gara è stata segnata dagli errori dei singoli e dispiace doppiamente perché la Vis Pesaro, senza quei regali, non è sembrata niente di che e non avrebbe sicuramente avuto vita facile, ma tant’è…

Lucchese in vantaggio con un altro bel gol di Magnaghi ottimamente servito da Quirini (12’).

Il vantaggio dura pochi giri di orologio e su una errata uscita di Tumbarello, che perde clamorosamente la palla in ripartenza, nasce l’azione che si conclude con un fallo di mano di Gasbarro su un tiro da dentro l’area (20’); Molina spiazza Coletta e realizza il gol del pari (21’).

La Lucchese è in partita e la gara si gioca prevalentemente in mezzo al campo dove comunque sono più vivi gli uomini di mister Stellone; quando Catanese è costretto ad uscire per un infortunio (colpo al naso) i rossoneri vanno ancora più in difficoltà non avendo praticamente sostituti di ruolo.

Solo nei minuti di recupero della prima frazione si rifanno vivi i padroni di casa con un tiro del classe 2005, Tavernaro, respinto da Coletta.

Si va al riposo con un pari che non penalizza nessuna delle due contendenti.

Ad inizio ripresa la Vis alza il baricentro e schiaccia i rossoneri nella propria tre quarti. Al minuto otto, Coletta precipitosamente mette in moto Antoni con l’esterno lucchese (non attento?) che non trova il passo e scivola goffamente; la palla va sui piedi di Peixoto che calcia a giro, Coletta tocca con la punta delle dita e non riesce a mandarla in angolo, con la traversa che respinge beffardamente sulla testa di Molina per il 2-1 e per i primi gol nei professionisti del non più giovane Juan Ignacio, classe 1997.

I ragazzi di mister Gorgone sbandano per qualche minuto e sembra di rivivere le debacle di Perugia, Campobasso e Terni; stavolta però, complice una Vis Pesaro che ha fatto vedere veramente poco, Coletta e compagni restano in partita e al 23’ su un bello spunto sulla sinistra di Ndiaye, Quirini ha la palla sul destro per far male, ma il suo tiro ben indirizzato viene deviato in angolo da un difensore a portiere battuto.

Di Paola al 29’ calcia fuori di poco dal limite e non succede più niente fino al 94’ nonostante la Lucchese ci provi ma con zero forza penetrativa.

Un cinque come voto di squadra con tanti voti bassi, con sufficienza piena per Saporiti, con i migliori in campo, Quirini e Magnaghi; il primo, “tuttocampista”, autore di un bell’assist e di una conclusione che avrebbe meritato miglior fortuna a coprire una non meglio precisata miriade di zone del campo, mentre il secondo si dimostra ancora una volta in ottima condizione (si fa sentire anche a livello caratteriale) e segna un altro bel gol d’autore (andrebbe servito di più e meglio…).

In attesa degli altri risultati (il Pineto ha battuto la Pianese e si è allontanato…) la Lucchese è (non poteva bastare la vittoria con il Pontedera) ancora invischiata nei bassifondi della classifica.

La speranza è quella di racimolare almeno tre punti da qui alla fine del girone di andata a provare a raggiungere i venti punti che, se raddoppiati, non darebbero comunque la certezza di essere fuori dai Play Out.

In settimana è stato presentato, con deprecabile ritardo, il nuovo D.G. Luigi Conte una figura interessante sotto il profilo della dialettica, con poche esperienze nei professionisti che, si dice, dovrà far sentire il peso della società in città, con la stampa ma, ancor prima, alla squadra e allo staff tecnico.

Altra speranza...che insieme alla società e al D.S. Claudio Ferrarese riesca a fare un mercato di riparazione importante, non tanto per pensare a chissà quali traguardi, ma per non rischiare di allungare la stagione in negativo, con tutte le incognite del caso.

A questa squadra mancano almeno due centrocampisti veri, un esterno sinistro, un paio di difensori con caratteristiche diverse da quelli già in rosa (tutti con lo stesso passo...lento) e andrebbe rivisto il parco attaccanti con due-tre elementi che non fanno proprio al caso nostro.

Riusciranno i nostri eroi?

Ah...si lo so...chi visse sperando…

Giulio Castagnoli

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